Stesso “terreno”, due sensazioni diverse. Se la decisione di assegnare il premio di maggioranza a Carlo Salvemini rappresenta per il nuovo Sindaco una base solida su cui costruire il futuro della città forte di un governo che, potendo contare sui numeri, può procedere spedito. Per il centrodestra la scelta della commissione elettorale, presieduta dal giudice Alcide Maritati, ha provocato un vero e proprio scossone, che ha fatto tremare la terra sotto i piedi dei consiglieri eletti al primo turno dai cittadini.
Le motivazioni della decisione di scongiurare l’anatra zoppa, magari appellandosi a passate sentenze della Corte di Cassazione e del Consiglio di Stato saranno rese note lunedì, ma nell’attesa di conoscerle, il centrodestra non ha nessuna intenzione di incrociare le braccia anzi, ha già messo all’opera un pool di avvocati per far valere le loro “ragioni” come si legge nella nota stampa inviata a margine della riunione a cui hanno partecipato i «17 consiglieri teoricamente eletti» e i referenti delle 8 liste di coalizione.
Insomma, se lo scenario che si prospetta per Lecce dovesse rimanere questo, l’unica risposta secondo il centrodestra sarebbe quella di intraprendere una battaglia su tutti i fronti per difendere (e rispettare) i cittadini leccesi che hanno chiaramente scelto i loro rappresentanti in Consiglio Comunale.
«La questione è molto più importante delle sorti dei singoli candidati. Dai dati comunicati dai nostri rappresentanti di lista sempre presenti in commissione, la coalizione di centrodestra ha ottenuto il 52, 4% dei voti di lista e il 50,656% dei voti validi (26.715 su 50.2738), superando qualunque dubbio sulla composizione del Consiglio Comunale e creando la condizione ostativa alla attribuzione del premio di maggioranza a Salvemini. La legge, la giurisprudenza e i dati parlerebbero dunque chiaro, anzi chiarissimo».
Ora, hanno 30 giorni dal deposito delle motivazioni per ricorrere al Tar.
Tra le voci circolate in queste ore anche quella di querelare la commissione elettorale, che avrebbe dovuto – secondo il centrodestra – depositare le motivazioni insieme alla decisione di assegnare il premio di maggioranza a Salvemini. Una cosa è certa: sarà linea dura. Si sta valutando, infatti, anche l'opportunità di denunciare l'illegittimità del Consiglio.
