Al terminedello scrutunio delle 135mila schede valide, Michele Emiliano risulta il vincitore delle Primarie di Puglia del centrosinistra. Stefano supera di poco il 30% anche se nel Salento raccoglie un'ottimo risultato e supera Emiliano. Sotto i dati definitivi forniti dal sito primariepuglia.it, che in tempo reale ha aggiornato sugli sviluppi della consultazione:
| Minervini |
Emiliano |
Stefàno |
| 11,44% |
57,18% |
31,38% |
Risultati di voto per Provincia
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Voti validi
|
Minervini
|
Emiliano
|
Stefàno
|
Bianche e nulle
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Affluenza
|
| Bari |
|
7037 |
20188 |
8717 |
|
|
| BAT |
10182 |
1046 |
6038 |
3098 |
|
|
| Brindisi |
12753 |
992 |
8331 |
3430 |
|
|
| Foggia |
22945 |
2130 |
16453 |
4362 |
|
|
| Lecce |
39906 |
3355 |
17745 |
18806 |
|
|
| Taranto |
12807 |
829 |
8175 |
3803 |
|
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Totale
|
134535
|
15389
|
76930
|
42216
|
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Alla fine hanno vinto coloro che sono andati a votare (ben 140mila che di questi tempi sono un'eccezione) e che con la loro voglia di partecipazione hanno costretto perfino il Governatore di Puglia, Nichi Vendola, a fare un passo indietro dopo la minaccia, non tanto velata, di ritirare Sel e Dario Stefano dalla consultazione – facendo saltare così le Primarie – a causa del patto che Michele Emiliano qualche giorno fa aveva stretto con l’Udc, spostando l’asse della coalizione verso il centro.
Sono state Primarie lunghe e per certi versi difficili, primarie in cui in tante occasioni gli asti ed i dissidi personali hanno avuto la meglio sul confronto programmatico. Ma alla fine ciò che conta è che più di 140mila pugliesi si siano recati a scegliere il candidato della coalizione di centrosinistra che si confronterà con quello di centrodestra (ancora da individuarsi) per diventare il prossimo governatore di Puglia, alla fine dell’era Vendola durata dieci anni.
Come non ricordare gli attacchi tra Stefano ed Emiliano a colpi di tweet sul passato politico di ciascuno e sulle responsabilità incrociate, con il tentativo dell’ex sindaco di Bari di sottolineare gli errori della Giunta Vendola nell’amministrazione della cosa pubblica, errori che, anche quando ammessi, spingevano in più di una circostanza il senatore otrantino a richiamare la condivisione programmatica del Pd a tutte le iniziative di Sel.
Più defilato Guglielmo Minervini, anche se la sua scelta di smarcarsi da Emiliano e di correre da solo, in tanti momenti della campagna elettorale, ha pesato sull’unità stessa del Pd e sulla compattezza del partito.
Alla fine, però, come sempre accade e come è giusto che sia, il voto ha fatto agio su tutto e i cittadini hanno scelto.
Adesso si attendono le contromosse del centrodestra.