“Nessun confronto e nessuna programmazione”. Questo l’atto di accusa dei lavoratori dell’ITL, l’ex Ispettorato del Lavoro) di Lecce che questa mattina si sono ritrovati ai piedi della Prefettura di via XXV Luglio per protestare direttamente contro il Ministero del Lavoro e delle agenzie Inl e Anpal “nate – a loro detta – a costo zero e senza alcun dialogo con i sindacati”.
A lanciare l’atto d’accusa, stamane, sono stati gli esponenti di Cgil Fp Cisl FP, UIL PA, CONFSAL –UNSA, USB-PI, FLP –LAVORO, i quali, dopo il sit-in sono stati ricevuti dal Prefetto Claudio Palomba, al quale hanno consegnato un documento da trasmettere direttamente al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
“Al di là dei proclami della riforma – ci spiega Gabriele Iaconisi della Cisl RSU – di fatto gli ultimi governi hanno fatto a gara per depotenziare e avvilire le funzioni di quegli uffici che dovrebbero presiedere la tutela del lavoro. Così, dopo aver smantellato il Ministero del Lavoro, la creazione dell’INL: ora tutto il personale dell’Ispettorato si ritrova senza il dovuto contratto integrativo che organizzi le nuove Agenzie, con la conseguenza che la funzione di tutela del lavoro resta imbrigliata nelle disposizioni di legge create contro i lavoratori”.
“Costretti ad anticipare spese e ad assumerci rischi”
In concreto, i dipendenti lamentano scarsa attenzione, scarso coinvolgimento, e soprattutto scarse risorse, adducendo come debbano farsi carico da soli dell’anticipo delle spese e dei mezzi propri per poter lavorare.
“Pretendiamo che i soldi dovuti ai lavoratori non siano toccati – tuona Gianni Farchi, Segretario Territoriale della Cisl FP di Lecce. Chiediamo quindi al Prefetto di farsi carico delle nostre istanze presso il premier Gentiloni e presso ai Ministri Padoan e Poletti. Tutte queste problematiche vanno risolte, ascoltando le vere esigenze del servizio, con particolare riguardo ai temi del lavoro nero, delle morti bianche, che invece un patto scellerato, tagliando i fondi, non ha fatto altro che far finta di non vedere”.
