Riordino ospedaliero, Melli rivela:’Per noi 30 milioni in meno, ma niente accorpamenti’

‘Per noi il piano di riordino prevede una riduzione delle risorse di 30 milioni. Non ci saranno accorpamenti, ma si dovrà lavorare per ridurre del 10% le negatività degli ospedali di base’, rivela il commissario straordinario Asl LE Silvana Melli.

asl-lecce

Ancora qualche giorno d'attesa e il piano di riordino ospedaliero pugliese sarà ufficiale. Ad anticiparlo è Silvana Mellicommissario straordinario, Silvana Melli, nel corso del convegno sulle patologie ano-rettali:«La proposta che riguarda la Asl di Lecce è già sul tavolo del presidente – ha anticipato sabato scorso – per noi il piano prevede una riduzione delle risorse di 30 milioni. Un taglio – aggiunge – che, operando con razionalità e oculatezza, non è stato difficile operare». Silvana Melli proporrà al governatore Emiliano di mettere da parte gli "accorpamenti funzionali»ì", fra i reparti degli ospedali di Galatina-Copertino e Casarano-Gallipoli, che tanto hanno fatto discutere, fino alla mobilitazione delle piazze.

Gli accorpamenti delle funzioni (previsti dal regolamento regionale n. 14 del giugno scorso) sono stati ratificati dal Collegio di direzione della Asl – specifica in una nota l'associazione "Salute Salento" – e sembravano la soluzione per un’azienda dalle spese ormai insostenibili. A questo punto ci sarà un dietrofront? Si cercherà di non mortificare nessun ospedale per evitare i conflitti fra i territori? «Niente accorpamenti – precisa la Melli – bisogna fare in modo di rendere l’ospedale di base attrattivo, anche per altre province, puntando sulla specializzazione e concentrando le eccellenze. Se saremo creativi – aggiunge – questo sarà possibile; facendo attenzione a non perdere di vista l’appropriatezza delle prestazioni».

La manager dell’azienda leccese si augura e spera che la proposta, elaborata nelle scorse settimane, sia accolta a Bari. E si professa ottimista. «Confido e mi auguro – ha detto – che ci possa essere qui a Lecce una spinta culturale e innovativa. Noi ci dobbiamo preoccupare delle eccedenze delle prestazioni (soprattutto quelle inappropriate).

E in conclusione, parlando di economie, la dottoressa Melli ha anticipato che «si dovrà lavorare per ridurre almeno del 10 per cento le negatività degli ospedali di base».



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