Erano entrati in assetto di protesta il 18 maggio scorso i lavoratori della ditta che si occupa delle pulizie all’interno degli immobili che ospitano gli uffici di Poste italiane. Ma nulla di fatto.
Tornano così a protestare, sotto le insegne Ugl, i dipendenti della società All Service 84 srl, azienda che ad aprile è stata ceduta alla Building service srl.
Protesta al CPO di via Lequile
Striscioni di malcontento, quindi, in via Lequile a Lecce presso la sede del CPO di Poste italiane.
“L’attuale azienda a cui facciamo capo ci ha dato problemi fin da subito – spiega Antonio Guerrieri segretario del settore Igiene e Ambiente di Ugl – fino a che oggi nemmeno rispondono al telefono”.
“La Bulding – spiega il sindacalista –risponde in solido con la All Service per tutti i crediti già vantati dai lavoratori nella fase del trasferimento, compresi i mancati pagamenti degli stipendi”. Per non parlare, poi, del lavoro straordinario e del mancato adeguamento dei parametri assicurativo-contrattuali previsti nel capitolato d’appalto.
Parliamo, per la provincia di Lecce, di circa 45/50 famiglie che da marzo non percepiscono stipendio. “Ormai mancano all’appello ben 3 mensilità, visto che il mese di Maggio si è concluso. Parliamo di importi esigui, ovvero da 200 a 600 euro mensili, ma che rappresentano tanto per le famiglie”.
C’è stato anche un incontro in prefettura. Il sindacato ha dialogato con il Capo di Gabinetto di viale XXV Luglio, ma la Building service non si è presentata. “Abbiamo inviato il verbale dell’incontro a Roma, ai vertici di Poste italiane per metterli a parte di quanto sta accadendo” ha spiegato ancora Guerrieri, ribadendo che lo sciopero presso il CPO di via Lequile si protrarrà fino a domani.
“La situazione sta precipitando e abbiamo diritto ad essere ascoltati. La situazione riguarda tutta Italia. I dipendenti di Taranto e Brindisi sono sul piede di guerra come noi” conclude il segretario Ugl.
