Sciopero dei docenti universitari per la sessione estiva d’esame, studenti in strada

Disagi che sembrano non avere fine per gli studenti universitari: l’astensione dei docenti povoca non pochi danni a studenti borsisti e laureandi.

Il mondo universitario è in stato di agitazione, da tempo. È l’intero sistema che scricchiola e lede, a detta di docenti e ricercatori che lo vivono ogni giorno, soprattutto le carriere.

Lo sciopero

A Febbraio 2018 il “Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria” ha annunciato la volontà di indire un nuovo sciopero per la sessione estiva 2017/18, in continuità del percorso iniziato lo scorso settembre 2017.

Ma gli studenti non ci stanno, già ampiamente stanchi di scelte calate dall’alto. “Comprendiamo le ragioni dello sciopero ma non accettiamo assolutamente la modalità adottata che lede ancora una volta la figura dello studente” scrivono Studenti indipendenti che hanno al loro fianco il sindacato studentesco nazionale UdU (Unione Degli Universitari).

“Abbiamo monitorato la situazione all’interno del nostro Ateneo – proseguono – denunciato la modalità di attuazione dello sciopero e aperto un dialogo con i docenti attraverso l’incontro “Sciopero Docenti: facciamo chiarezza” del 22 marzo scorso, per comprendere le motivazioni e le relative conseguenze, cercando di individuare una modalità alternativa che garantisse a tutti i propri diritti”.

Studenti indipendenti e UDU insieme in protesta

Eppure “Uno sciopero dei docenti convocato in piena sessione estiva, senza alcuna consultazione preventiva con la componente studentesca, dimostra l’indisponibilità dei promotori a valutare le critiche già mosse in occasione della precedente protesta. L’assenza di dialogo si riflette infatti nell’approssimazione con cui vengono affrontati i passaggi della piattaforma relativi al diritto allo studio, così come nella scelta del periodo in cui attuare l’astensione dallo svolgimento degli esami, ossia la sessione fondamentale per ottenere i crediti necessari a mantenere la borsa di studio per l’anno accademico successivo e per terminare il percorso di studio prima della sessione di laurea estiva”. Insomma, disagi non da poco per chi ha esigenza di mantenere la borsa di studio e intende terminare il percorso di studio intrapreso.

La lettera dei docenti

Gli studenti “fanno le pulci” alla lettera dei docenti. “La nuova lettera presenta criticità anche nei fini che si propongono di raggiungere attraverso lo sciopero, ad esempio: – Il punto n. 4 prevede che ‘vengano stanziati 80 milioni di euro ai fini di incrementare il “Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio” per gli Studenti Universitari’, mai fondi necessari a coprire il “buco” nel fondo ammontano a 130 milioni di euro, circa 50 milioni in più!”. Un particolare non da poco!

Tanti i disagi, che certamente accomunano tutti gli studenti di tutti gli Atenei italiani, da Nord a Sud.
Sono i tagli ai fondi di funzionamento ordinario e il conseguente aumento della contribuzione studentesca, il problema di fondo, quei tagli famigerati operati dai vari Governi nel tempo.

“In quanto sindacato studentesco, Studenti Indipendenti-Udu, abbiamo, già dallo scorso sciopero della sessione autunnale, sin da subito cercato di innescare un dialogo tra professori e studenti – dichiara Lorenzo Merola, portavoce di Studenti Indipendenti- Udu – Abbiamo sin da subito sostenuto fermamente la nostra contrarietà nei confronti uno strumento come quello dello sciopero degli appelli perchè l’unica categoria ad essere colpita era quella degli studenti. Ci ritroviamo nuovamente nell’indizione di un nuovo sciopero durante la sessione estiva, che esclude gli studenti dal dialogo in un contesto privo di alcun governo capace di dare una risposta, che questa volta non risparmia neanche le categorie più deboli in quanto mette a dura prova borsisti e laureandi”.

Scendono in piazza, quindi, gli studenti salentini, in un presidio che ha preso il via alle prime ore nei pressi di Porta Napoli, all’ombra dell’Ateneo. Un presidio per ribadire null’altro che il sacrosanto diritto allo studio!



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