Si candida o no? Raffaele Fitto ‘prende tempo’

L’europarlamentare magliese sta seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di correre come candidato alla presidenza della Regione Puglia contro Schittulli. E da una convention dei ricostruttori a Roma non conferma né smentisce ‘attendiamo qualche giorno’.

La bomba è stata piazzata, il timer è stato azionato, il countdown è partito. È solo questione di tempo prima che esploda. E quando lo farà la deflagrazione rischia di fare terra bruciata all’interno del centrodestra pugliese. La guerra fredda combattuta nei mesi scorsi in Forza Italia, con l’annuncio, inaspettato, della volontà di Raffaele Fitto di presentare una sua lista contro Francesco Schittutti, candidato ufficiale del partito azzurro in Puglia, rischia di trasformarsi in una guerra calda, caldissima.

Sono state le voci, sempre più insistenti, che nessun ‘fittiano’ avrebbe partecipato alla corsa delle regionali a far traboccare il vaso. Una sola goccia è bastata a convincere l’europarlamentare magliese a scendere in campo in prima persona. Una decisione che può avere mille interpretazioni diverse da quello di far volutamente perdere il centrodestra che, così frammentato, non avrebbe i numeri per battere il superfavorito Michele Emiliano a quello di trasformare le elezioni in una sorta di conta per dimostrare a suon di consensi chi, pur nella sconfitta, è il più forte.

E se il diretto interessato Silvio Berlusconi non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale in merito, il suo portavoce Giovanni Toti ha affidato in un lungo post su facebook il suo pensiero: «Proprio io, insieme al senatore Altero Matteoli, presidente della commissione per le Regionali di FI, avevo auspicato, mesi or sono, che fosse proprio Raffaele Fitto a rappresentare in quella sfida il nostro partito e tale proposta era stata respinta ai mittenti, bollata come impossibile, insostenibile e addirittura provocatoria. Sconcertante sarebbe se quella candidatura auspicata allora dal partito si concretizzasse oggi addirittura come elemento di disturbo strumentale tale da danneggiare la nostra parte politica».

Anche il coordinatore, Luigi Vitali non ha usato mezzi termini per commentare l’ipotesi di una possibile candidatura del Magliese bollandola come «una scorrettezza politica gravissima». «Aspetto una smentita all’indiscrezione che sta circolando. Se fosse vero sarebbe una notizia fuori dal mondo, un fatto gravissimo. Fitto ha molti limiti ma possiede un’intelligenza politica: candidandosi contro Schittulli commetterebbe un suicidio politico. Se così fosse la sconfitta del centrodestra in Puglia avrebbe un unico responsabile: Raffaele Fitto; e per lui questa sarebbe una macchia indelebile».

Insomma, per Forza Italia il candidato è e resta Schittulli. Ma cosa accadrà se realmente mister preferenze decidesse di scendere in campo non affianco, non a sostegno dell’oncologo ma addirittura in alternativa? Come uscire da questo cul de sac considerando che da un lato, come dimostrano anche gli ultimi sondaggi, il lavoro svolto in questi mesi da Schittulli inizia a dare i suoi frutti e dall’altro non si può negare che Fitto e i suoi godano di un ampio consenso?

Il tempo è galantuomo. Alla scadenza dei termini per presentare le liste per le regionali manca ancora più di un mese ed è bene ragionare sul da farsi con calma e a mente fredda. E anche Fitto dalla manifestazione dei 'ricostruttori' di Fi organizzata da Luciano Ciocchetti a Roma conferma di voler aspettare ‘qualche giorno’

«Non diamo ultimatum, ma non è possibile vivere con il dubbio che all'ultimo minuto qualcuno possa cancellare il nome dalle liste. Non accetteremo mai esclusioni dalle liste – insiste l'eurodeputato azzurro – se ci dovessero essere faremo le nostre valutazioni e ci difenderemo. Il nostro torto è di aver avuto ragione sugli errori commessi da Fi da un anno a questa parte». Partito dal quale, ripete, non uscirà e all'interno del quale continuerà a condurre la sua partita politica.



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