Suggerimenti per il PUG dalla comunità di Frigole

L’assessore comunale all’Urbanistica Severo Martini e la comunità di Frigole discuteranno di Pug in un’assemblea pubblica. Tra gli argomenti da trattare, il ‘Piano delle Acque’, Torre Veneri e recupere del patrimonio edilizio esistente.

Il Comitato Unitario per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale Leccese ha elaborato un documento con alcune proposte essenziali per il Piano Urbanistico Generale del Comune di Lecce relative al territorio delle Marine leccesi. E’ l’unica associazione di cittadini a produrre una proposta scritta e articolata, che la comunità di Frigole discuterà con l’Assessore Martini la prossima settimana in un’assemblea pubblica. La bozza del documento parte dalla storia dei luoghi proponendo che il Parco delle Marine sia in realtà denominato Parco Agri-Marino, proprio per sottolineare la vocazione agricola di quel territorio che deve far parte dell’offerta turistica e ambientale dell’area del litorale leccese. “Valorizzando le marine leccesi verrebbe ampliata e arricchita l’offerta turistica della città. Gli stessi cittadini leccesi devono poter trovare a due passi dalla città aria buona, mare pulito e accogliente, paesaggi e ambienti incontaminati, gli odori e i sapori della nostra campagna.” E’ il commento del presidente del Comitato Ernesto Mola nel proporre il documento.

I punti sui quali si sofferma il documento riguardano in particolare la definizione di un vero e proprio “Piano delle acque” per quel territorio. I canali della bonifica son infatti fortemente deteriorati e si corre il rischio di un nuovo impaludamento delle terre. Manca in più zone delle marine un impianto fognario e le condutture dell’acqua potabile sono spesso vecchie e mal funzionanti. Il Comune di Lecce dovrebbe promuovere una “Conferenza di territorio” con tutti gli altri soggetti che hanno competenze in proposito: ex-ERSAP, Consorzio delle Bonifiche, Acquedotto, Demanio, per definire un piano strategico che porti, anche nel tempo, a soluzione quegli annosi problemi. Nel documento inoltre si propone di istituire a Frigole un “Ecomuseo delle Bonifiche” attingendo ai finanziamenti previsti dalla legge regionale n. 15 del 2011. Esso potrebbe trovare sistemazione nei locali delle Idrovore, per esporre la storia di quei luoghi, ed essere punto di arrivo di una “Mappa di Comunità”, un percorso di conoscenza che coinvolga tutta la popolazione.

Non poteva mancare poi un esplicito riferimento al poligono militare che coinvolge pienamente gli abitanti di Frigole e San Cataldo. La proposta del Comitato è schematica: riconsegnare alla città la fruizione del tratto di litorale, limitare le esercitazioni dei mezzi pesanti alla manovra, consentire esercitazioni a fuoco solo con armi leggere. Si parla ancora dell’utilizzo ecologicamente sostenibile dei 21 Km del Litorale leccese, del pieno utilizzo anche turistico e produttivo del lago di Acquatina, dello sviluppo delle borgate che necessitano di servizi essenziali che negli ultimi anni sono stati fortemente ridimensionati. Infine si propone di includere nei progetti di piano un programma di recupero del patrimonio edilizio esistente e di costruzione di forme abitative che non snaturino la vocazione agricola del territorio, consentendo la permanenza in loco degli abitanti, evitando così di espellere dal territorio le nuove generazioni. “Non è pensabile lo sviluppo di un territorio senza consentire la residenzialità”. 



In questo articolo: