
Da circa vent’anni, il Salento rappresenta una meta turistica sempre più richiesta ed affollata, tanto a livello regionale quanto nazionale ed internazionale. Va da sé che, di pari passo, debba subentrare un sistema di mobilità pubblica all’altezza. Eppure, al momento, emergono diverse criticità che impediscono di rispondere adeguatamente alla vertiginosa domanda di mobilità, in continua crescita. Ragion per cui, stamattina, presso l’Aula Consiliare della Provincia di Lecce si è tenuta l’assemblea dei sindaci salentini al fine di esporre idee e proposte atte a migliorare le politiche di questo impegnativo settore. A prender parola per primo, il Presidente Antonio Gabellone, che da un lato ha analizzato i fattori da migliorare e dall’altro indicato alcune linee guida tramite cui orientarsi, come ad esempio la lettura del Piano di Bancino del Trasporto Pubblico Locale.
“Le inadeguatezze delle infrastrutture dei trasporti sono ormai ben note e ribadite – esordisce Gabellone – dalla rete stradale che termina a Bari e Taranto, lasciando inspiegabilmente il Salento ed il suo aeroporto di riferimento (Brindisi) non collegato, ad adeguamenti di alcune arterie stradali non ancora effettuati, sino ad una rete ferroviaria non adeguata, così come mezzi in alcuni casi con età superiore a 50 anni”. A ciò, poi, vanno aggiunte altre problematiche, quali – ad esempio – un sistema di collegamento fra l’aeroporto di Brindisi e la città di Lecce che non offre l’allineamento degli orari con quelli dei voli. “Tutti aspetti – prosegue Gabellone – che non rientrano nelle competenze proprie della Provincia, che non può intervenire nella pianificazione dei servizi di trasporto di ambito provinciale, eccezione fatta per quelli gestiti da FSE sia su gomma che su ferro”. Ovvio che, in tale ottico il solo “SalentoinBus” non basta.
Da qui, il consiglio ai primi cittadini presenti di leggere il Piano di Bacino e, magari, intravedere qualche opportunità. Il Piano, infatti, redatto nel 2014, tiene conto anche del Piano di riclassificazione regionale dei Servizi sostitutivi ed integrativi con cui la Regione individua i servizi automobilistici in sostituzione al trasporto su ferro (servizi a carattere ordinario) e da trasferire alla competenza provinciale con previsione di assegnazione alla Provincia di Lecce. Non solo. Nel 2016, la Regione Puglia ha approvato il Piano Triennale dei Servizi 2015-2017 (PTS) tramite il quale si attribuiscono competenze di programmazione all’ATO della provincia leccese, assegnando ulteriori quote di servizi extraurbani.
Emerge, anzitutto, l’esigenza di integrazione e potenziamento tra servizi extraurbani e urbani nell’area urbana estesa di Lecce. Del resto, il collegamento col capoluogo salentino appare strategico. L’auspicio è quello di offrire una valida alternativa all’uso dell’auto privata anche per spostamenti di tipo suburbano di corto raggio. Lo stesso sindaco, Carlo Salvemini – presente all’assemblea – è intervenuto per ribadire la propria disponibilità a dare il proprio contributo sul tema della mobilità, peraltro delega che tenuto per sé assieme a quella del Bilancio. “Mobilità non solo intesa come turismo – ha sottolineato Salvemini – ma come diritto di cittadinanza. Bisogna permettere ai lavoratori, ai pendolari, a chi vive la città nel quotidiano di vedere migliorato il servizio di trasporto, poiché ne va del benessere di ciascuno”.
Tra gli obiettivi principali del Piano, il collegamento del territorio provinciale verso i principali punti di accesso alla rete multimodale nazionale sul territorio pugliese, rappresentati dalla Stazione ferroviaria di Lecce e, soprattutto, dall’Aeroporto del Salento di Brindisi. Da qui, la proposta di servizio AliSalento, che prende le mosse dal successo del servizio estivo “SalentoinBus” per proporne una variante/estensione su base annuale, prevedendo servizi veloci di collegamento con l’Aeroporto di Brindisi da/per le tre pincipali direttrici della penisola salentina a favore non solo dei turisti, ma anche di residenti e operatori economici. Si tratta di Alisalento 1 (Casarano – Gallipoli – Galatone – Lecce – Brindisi APT), Alisalento 2 (Gagliano del Capo – Maglie – Lecce – Brindisi APT) e Alisalento 3 (Otranto – Maglie – Lecce- Brindisi APT).
Su direttrici di un certo interesse, anche turistico, non coperte dal servizio ferroviario, al fine di garantire un’offerta di trasporto efficiente il Piano introduce – come razionalizzazione di linee esistenti – due linee da servire con ricorso alla tecnologia BHLS e in particolare Linea MetroBus LE1 (Porto Cesareo – Monteroni – Lecce) e Linea Metrobus LE2 (Surbo – Lecce – Lizzanello – Torre dell’Orso).
Per la definizione dei percorsi delle due linee MetroBus provinciali, si è tenuto conto dell’obiettivo di voler servire alcune fondamentali polarità localizzate nell’area urbana: il Polo universitario di Ecotekne, l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, nuovo Terminal Ferro-Goma alla Stazione FS di Lecce/Cave di Marco Vito, Terminal Automobilistico di Via Torre del Parco, Circonvallazione interna est a Lecce (in particolare per le destinazioni scolastiche) e il Terminal del Foro Boario.