Vendola rimane in Puglia? I primi commenti

Arriva per primo il commento dell’ex Ministro Raffaele Fitto. E poi dal coordinatore regionale di Alternativa comunista al segretario regionale Udc, arrivano le prime note sulla scelta del Governatore di Puglia

"La decisione di Vendola di restare Presidente della Puglia fino a fine legislatura, dimostra il fallimento dell'alleanza di sinistra che vorrebbe governare il Paese e di fatto anticipa le conclusioni di Bersani: non vi è alcuna possibilità di formare un governo di sinistra perché non ci credono neanche loro e questa decisione ne è la conferma". Queste le prime dichiarazioni di Raffaele Fitto riportate dall'Ansa. "Ma è evidente – chiarisce l'ex ministro – che, mentre per noi è un successo politico l'aver ottenuto una risposta, per Vendola e la sinistra è l'ammissione di un doppio fallimento politico: quello nazionale di non riuscire a formare il governo e quello locale, con il timore della sinistra di perdere anche le elezioni regionali se si fosse andati ora a votare in Puglia".

Passano poche ore dalla dichiarazione di Nichi Vendola con cui il Presidente della Regione Puglia annuncia di scegliere di rimanere alla guida della regione, e arrivano le prime note politiche, quindi.
Poco concilianti le affermazioni del coordinatore regionale di Alternativa comunista, Michele Rizzi che dice senza mezzi termini “Vendola rimane per continuare a fare disastri in Puglia. Ma la primavera è finita” avverte. 
“Il balletto di questi mesi di Vendola pare essere giunto a conclusione con la conferenza stampa dove il governatore, accortosi che probabilmente non ci sarà spazio per lui in un ipotetico governo nazionale, decide di rifugiarsi in Puglia in attesa di tempi migliori – scrive Rizzi – Durante questo balletto di 3 anni, dalle elezioni regionali ed oggi, in Puglia ci sono stati migliaia di licenziamenti, chiusure di intere fabbriche come l'Om carrelli o tutto il settore tessile del Salento (ultimo l'annuncio alla Bridgestone), tantissimi pugliesi emigrati al nord e all'estero, leggi regionali con chiusure di ospedali e reparti interi, soldi pubblici regalati a scuole private e ad imprese come la Natuzzi. A questi balletti, Alternativa comunista proseguirà la sua campagna per il reddito sociale, lo sviluppo del Coordinamento pugliese dei lavoratori in lotta e quella per la cancellazione del Piano ospedaliero. Loro cercano poltrone, noi ci occupiamo di lotte!”
A prendere parola anche il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro “Le politiche pubbliche prima di essere raccontate “meglio” devono essere realizzate. La sanità, la mala-burocrazia, i servizi territoriali, l’avvio dei cantieri, la lotta alla disoccupazione, sono gli obiettivi su cui il governo regionale si deve concentrare nell’immediato. Ma non basta: occorre ridare una prospettiva alla Puglia per gli anni futuri, per far sperare soprattutto le nuove generazioni che più di tutte soffrono il dramma della assenza di lavoro”.
“Per lunghi mesi abbiamo invitato il presidente Vendola a mettere da parte ogni aspirazione leaderistica e a occuparsi della Puglia – ha commentato il capogruppo Udc – Oggi siamo soddisfatti che finalmente abbia sciolto il dilemma e abbia dichiarato di voler restare alla guida della Regione. Ci auguriamo che abbia messo realmente da parte ogni possibile nuova campagna elettorale e che lavori innanzitutto per far prevalere quello spirito di dialogo tra tutte le forze vive della società pugliese che lui stesso ha auspicato. Vogliamo sapere oggi quali sono i progetti del centrosinistra per il futuro di questa regione. Solo in tal modo – ha concluso il presidente Negro – si avvierà un dibattito ed un dialogo serio, in grado di dare nuove prospettive e nuove speranze alla Puglia”.
Sulla stessa linea il commento di Angelo Sanza, segretario regionale Udc “In un clima di così profonda incertezza del quadro politico nazionale, siamo contenti per la nostra Regione che, finalmente, potrà contare su un governo fino alla scadenza naturale della legislatura”. “Questo “ritorno al futuro” del governatore –prosegue Sanza- non potrebbe che essere accolto con apprezzamento dalle forze responsabili come l’Udc. Tuttavia, non si può far finta che nulla sia accaduto in questo periodo. In Puglia le macerie ci sono ed hanno travolto la nostra Regione sia sul piano politico che amministrativo e quindi, economico. Più volte infatti, abbiamo richiamato Vendola alle sue responsabilità di Presidente, nella consapevolezza che non si potesse andare avanti navigando a vista, senza un progetto per il futuro della Regione. E tantomeno, non potevamo continuare a guardare la situazione romana per capire cosa sarebbe successo qui. Oggi Vendola è tornato, si è svegliato da un sonno elettorale che i cittadini non hanno compreso. Adesso serve la massima condivisione di un progetto pugliese da parte di tutte le forze politiche e su questo fronte non faremo certamente mancare il nostro supporto ed il nostro contributo. Riteniamo quindi –conclude Sanza- che l’unica strada percorribile adesso sia quella della serietà, con un governo di “salute pubblica” per rilanciare la Puglia”.