Xylella fastidiosa, appello alla trasparenza che parte da Trepuzzi

Parte da Trepuzzi una lettera-appello all’indirizzo di Giuseppe Silletti, commissario straordinario nominato per l’emergenza xylella. Il territorio chiede chiarezza e maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.

È  emergenza, e questo ormai lo sappiamo. Sappiamo anche che se ne parla a tutti i livelli per trovare una soluzione e sconfiggere il batterio che sta distruggendo il patrimonio del Salento, l’oro di cui le tavole si colorano da sempre.

Conosciamo il commissario straordinario nominato dal Governo, chiamato a gestire l’emergenza. Ma le ombre sul disseccamento rapido degli ulivi sono tante, troppe. E dai comuni si chiede più chiarezza. 

Tanti sono stati i tavoli, gli incontri e i confronti per trovare una strada condivisa.
Ora il sindaco di Trepuzzi, Oronzo Valzano e l’assessore all’Ambiente Giancarlo Florio fanno sentire nuovamente la voce del territorio e scrivono al commissario Silletti, oltre che per conoscenza a tutte le Istituzioni interessate, a partire da Matteo Renzi.

I due amministratori contestano la mancanza di “dati scientifici certi e circostanziati” sull’effettivo stato dell’emergenza “nonostante le ripetute richieste in tal senso formulate dai Comuni della Provincia di Lecce, dalle Associazioni e dalla Cittadinanza tutta”.
Valzano e Florio sottolineano che “gli unici dati ufficiali disponibili sulla questione Xylella F., cioè quelli riportati nelle Relazioni di audit svolte dagli ispettori della Commissione Europea – DG(SANCO), nello specifico quella di luglio 2014 e di marzo 2015, mostrano che solo una minima parte dei campioni analizzati sono risultati positivi al batterio Xylella Fastidiosa”.

Insomma, si pretendono certezze per un caso che sta scuotendo l’opinione pubblica e l’economia del territorio intero.
Inoltre, nella lettera-appello si legge “La Lega Italiana per la Lotta contro il Cancro (LILT), attraverso una personalità autorevole qual è il primario di oncologia dell’ospedale di Casarano, il Dott. Serravezza, sta mettendo in guardia la popolazione sul rischio legato all’uso massivo degli insetticidi come azioni da mettere in atto contro il batterio Xylella Fastidiosa, specialmente nei territori del Nord Salento”.

In soldoni, la richiesta che arriva dagli uffici del Comune di Trepuzzi sono le seguenti: “rendere disponibile una cartografia tematica sul portale GIS della Regione Puglia (che peraltro ha già dedicato una sezione del portale SIT Puglia alla questione Xylella Fastidiosa) che riporti i campionamenti finora effettuati con distinzione, per tipologia di specie, delle piante risultate infette dai test di laboratorio e di quelle non infette; esplicitare chiaramente se, nei campionamenti finora effettuati sulle piante con la sintomatologia del Disseccamento Rapido, esistono casi in cui non è stata rinvenuta la presenza del batterio  Xylella Fastidiosa e in caso affermativo quantificarli; attivare un servizio informativo semplice ed efficace per permettere la massima chiarezza sulle azioni che i proprietari terrieri e gli enti locali dovranno mettere in atto nell’ambito del suo Piano di Intervento; ad esempio potrebbe essere attivato un numero verde unico per rispondere a tutti i dubbi e alle istanze dei soggetti coinvolti”.

Chiarezza e maggiore partecipazione, quindi, sulle attività di ricerca e di monitoraggio, in un’ equa valutazione sugli  “gli effetti sulla salute e sull’ambiente degli interventi insetticidi che si chiede vengano fatti nel territorio, coinvolgendo in tale valutazione anche ARPA Puglia e il suo Direttore Prof. Giorgio Assennato”.

In ultimo, Valzano e Florio chiedono di “mettere in atto e coordinare una efficace campagna di informazione con le finalità di proteggere il marketing territoriale dell’area salentina e dei suoi prodotti; coinvolgere direttamente e quanto più possibile le aziende agricole nell’attuazione del Piano di Intervento limitando il ricorso a servizi conto terzi; limitare il ricorso all’eradicazione delle piante di olivo sintomatiche, optando per forme di potatura”.
 
Questo l’appello di un Salento disperato, che chiede le dovute attenzioni perché non si può più ciurlare per il manico.



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