Serie D, Nardò retrocesso d’ufficio. Società e Sindaco insorgono: “Una mazzata per club e città”

Ancora non c’è alcuna ufficialità, ma solo la proposta da parte della Lega Nazionale Dilettanti di fermare i campionati e cristallizzare la classifica. Se venisse accolta il Toro retrocederebbe.

Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, tenutosi ieri in videoconferenza, ha messo a punto le proposte, votate all’unanimità, che saranno portate al vaglio del prossimo Consiglio Federale del 1 giugno, in ordine ai meccanismi di conclusione dei campionati nazionali e regionali, per la necessaria ratifica.

Per quanto riguarda la Serie D, la LND proporrà al massimo organismo federale la cristallizzazione delle classifiche al momento dell’interruzione del campionato, prevedendo in questo modo la promozione delle prime classificate di ciascun girone e la retrocessione delle ultime quattro squadre classificate di ogni raggruppamento.

Se la FIGC dovesse ratificare questa proposta, il Girone H vedrebbe il Bitonto di mister Roberto Taurino promosso in Serie C con Nardò, Grumentum, Francavilla e Agropoli retrocesse in Eccellenza. Il Casarano, invece, che al momento della sospensione era in quinta posizione in classifica, non potrà giocarsi i playoff.

In attesa della ratifica definitiva, il Nardò, come le altre società estromesse che a classifica cristallizzata avevano tutto il diritto di giocarsi i play out, si vede scaraventato fuori dal massimo campionato dilettantistico, subendo così una delle peggiori ingiustizie della sua quasi secolare storia.

«Non ho parole per esprimere la rabbia della società e di tutta la piazza neretina. Le decisioni della Lega – ha commentato l’amministratore unico del Nardò, Alessio Antico – hanno qualcosa di incredibile. Siamo veramente amareggiati perché questa decisione affrettata ci danneggia e ci penalizza, noi come altre società che fanno tanti sacrifici. Invece di incoraggiarci in questa difficile situazione dovuta all’emergenza sanitaria, ci hanno dato la mazzata finale. È stato tradito il calcio più vero che ancora esiste, non quello basato su interessi esclusivamente economici di altre categorie, sono stati traditi tanti tifosi che seguono con passione verace le sorti della propria squadra. Questa decisione presa con leggerezza e facilità ha destabilizzato tutto l’ambiente. Il Nardò, come tutte le altre società retrocesse in Eccellenza, si sente veramente umiliato. Spero che la Lega si metta la mano sulla coscienza per non vanificare tutti gli sforzi e i sacrifici che abbiamo fatto finora».

A intervenire sulla questione anche il Sindaco Pippi Mellone: «Questa retrocessione d’ufficio è una mazzata per il club e per chi ci ha investito, per la squadra, per i tifosi, per tutta la città.

È un verdetto profondamente ingiusto – continua – perché il Nardò, con la classifica congelata al momento dell’interruzione del campionato, aveva il diritto di giocarsi la permanenza in serie D con i playout. Banalmente, se si salvaguardano giustamente le prerogative della squadra che è prima in classifica, non si capisce perché non lo si debba fare con quelle della griglia playout. Con i vertici societari stiamo cercando di studiare insieme il da farsi. L’amministrazione comunale sarà al fianco del nostro glorioso Toro. Nardò e il Nardò meritano rispetto».



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