Il Lecce-2 è un esperimento fallito. Se in campionato i giallorossi stanno meravigliando per gioco e risultati, quelli ammirati ieri pomeriggio contro la Spal nell’ottavo di finale della Coppa Italia hanno a dir poco deluso.
Il Lecce saluta così la competizione tricolore perdendo malamente per 5 a 1 sul campo della penultima in classifica, battuta in campionato a settembre, ma che ieri si sono mostrati di categoria superiore. Il perché è presto detto: troppo ampio il turnover operato da Liverani per l’impegno di Coppa.
In campo, infatti, c’erano 9/11 volti nuovi rispetto all’ultima gara vinta sul campo della Fiorentina. Troppi cambi, tutti insieme, per pensare di vedere in azione una squadra quadrata ed equilibrata. Il mister, però, lo ha voluto fare, conscio delle difficoltà: voleva mettere in vetrina chi, per un motivo o per l’altro, ha trovato poco spazio in campo.
Una chance concessa ai vari Riccardi, Benzar, Dell’Orco, Imbula, Vera e Lo Faso, ma forse è stato anche un segnale ben preciso in vista della prossima finestra di mercato: queste seconde linee, al momento, non possono essere utili alla causa. Hanno tempo fino a gennaio per far ricredere staff tecnico, dirigenziale e tifosi.
“Noi abbiamo delle difficoltà che sono quelle tipiche per una neopromossa – ha spiegato Fabio Liverani nel dopo gara ai microfoni di Rai Sport. In estate ci siamo concentrati a potenziare li pacchetto offensivo, ma a gennaio dovrà esserci qualche ritocco, senza nessuno stravolgimento, lì dove riteniamo di dover puntellare la rosa. Chi arriva dalla Serie B alla Serie A non può pensare di colmare il gap subito, con una sola finestra di mercato. Con il DS abbiamo già fatto il punto e abbiamo già qualche idea”.
Difficile, poi, entrare nel merito della prestazione. Primo tempo di assoluto anonimato per il Lecce, finito in balia di una Spal vogliosa di far bene, alta e precisa. 4 gol in 45 minuti, senza mai dare l’impressione di volerci provare. La musica cambia, di poco, nel corso della ripresa: con pochi ritocchi, Petriccione&Co. confezionano azioni e collezionano rimpianti. Il gol di Imbula – decisamente più in palla nella seconda parte di gara – suona la sveglia e Lapadula, il migliore in campo tra i suoi, colpisce una traversa, un palo, si dimena su ogni pallone e si vede negata la gioia del gol da un fuorigioco ancora dubbio.
“Oggi era difficile scegliere i titolari – analizza il tecnico. Abbiamo qualche infortunio di troppo, così come altri elementi sono fuori fase. Anche per questo sapevo di andare incontro a delle difficoltà, ma non pensavo così tanto. Nel secondo tempo, invece, meglio: siamo stati più corti. La sconfitta ci sta, anche se pesante: la Spal era in campo con una squadra decisamente più pronta: noi dobbiamo, invece, pensare a far crescere qualche giovane e qualche straniero. Non siamo pronti per sostenere più di una competizione”.
Poi l’attenzione del tecnico torna sul tema-difesa. Il Lecce, infatti, dopo il primo clean sheet della stagione ottenuto solo pochi giorni fa, ieri la retroguardia salentina è tornata a imbarcare reti, pesantemente.
“Bisogna alzare l’attenzione in difesa? Non solo – spiega Liverani. La fase di non possesso è corale e la pressione deve partire già dagli attaccanti: ci stiamo lavorando, a Firenze non abbiamo concesso molto, ma la strada è ancora lunga”.
Menzione speciale, poi, per Gianluca Lapadula. Rimasto ai box nell’ultimo turno di campionato, e in attesa dell’esito del ricorso proposto contro le due giornate di squalifica, l’ex Genoa ha giocato 90 minuti di solita grande intensità: due pali, un paio di altre occasioni nitide. “Lapa” meritava ancora la gioia del gol e spera di poter esultare domenica contro la sua ex squadra.
“Lapadula è un giocatore che ha avuto un periodo non perfetto a livello fisico – analizza Liverani. Da quando è arrivato in ritiro con noi ha capito che avevamo bisogno di lui, del suo carattere e del suo sacrificio. Lui sa che questa deve essere la stagione della sua riscossa”.
Chiosa finale sul prossimo impegno: salutata la Coppa, infatti, il Lecce è atteso nel lunch match di domenica contro il Genoa: uno scontro diretto sulla strada della salvezza. “Nella prossima sfida dovremmo dare continuità contro una formazione che non merita quella classifica, anche se oggi il campo dice che loro sono dietro di noi. Per noi sarà una partita vitale: siamo fuori dalla zona rossa e vogliamo rimanerci quanto più tempo possibile. Servirà umiltà e sacrifico“, conclude Liverani.
Il Lecce riprenderà la preparazione questo pomeriggio al “Via del Mare” con un test in famiglia contro la formazione Primavera di mister Siviglia.



