Vigorito la combina grossa e ‘segna’ la partita. Meccariello il più pericoloso, le pagelle di Cremonese-Lecce

Il Lecce domina per lunghi tratti allo Zini. Prende due pali con La Mantia e Meccariello ma paga l’espulsione di Vigorito al 25′. La Cremonese vince 2 a 0.

Una partita difficile da raccontare. Un risultato bugiardo, figlio di errori del momento. Il Lecce ha giocato bene a Cremona, per una buona parte della partita ha dominato, anche in dieci uomini. Già, anche in dieci uomini. E’ stata proprio questa la svolta maledetta della partita: al 25′ del primo tempo la combina grossa il suo portiere su un’uscita. Non prende la palla e stende il centravanti avversario, quel centravanti (Strizzolo) che nella ripresa segnerà due gol agli uomini di Liverani. Peccato, il Lecce interrompe la corsa ma non perde le sue certezze. Queste le pagelle di leccenews24.it.

Vigorito: 4. Al 25′  della prima frazione commette l’errore più brutto della sua bella stagione nel Salento. Su una ripartenza della Cremonese prima cicca il pallone e poi abbatte Strizzolo. Cartellino rosso per lui e gara in salita per i compagni.

dal 26′ Bleve: 5,5. Non convince la sua parata sul tiro di Castrovilli che finisce sui piedi di Strizzolo. Il tiro del grigiorosso non sembrava così insidioso. Incolpevole sul raddoppio dell’attaccante di Rastelli.

Venuti: 6. Il Lecce gioca più sull’altra catena di fascia che sulla sua. Il terzino non difetta di impegno anche se forse si perde con troppa superficialità Strizzolo in occasione del raddoppio lombardo.

Lucioni: 6. Partita discreta quella del centrale giallorosso. Non ha colpe sui gol presi anche se non salva nè nella prima nè nella seconda occasione. Di testa, sulla 0 a 0, non centra la porta dopo una punizione di Petriccione.

Meccariello: 7. Il migliore dei suoi Al 33′ Agazzi gli toglie la gioia del gol da un’azione di calcio d’angolo. Al 51′ coglie l’incrocio dei pali su punizione calciata da Petriccione. Bravo nelle uscite, incolpevole sui gol della squadra di Rastelli.

Calderoni: 6,5. La solita buona prova a cui ci ha abituati. Testa bassa e corsa, spinta e ripartenze. Appena si fa male lui e Tachtsidis si adagia il Lecce non riesce più ad andare avanti e subisce i gol degli avversari.

dal 60′ Marino: 5,5. Intendiamoci, non è corretto gettargli la croce addosso ad ogni gol che subisce il Lecce come era accaduto mercoledì scorso con il Cosenza. Bleve respinge il tiro di Castrovilli proprio sui piedi di Strizzolo, ma un difensore di qualità ed esperienza certe cose dovrebbe prevenirle e magari attaccarsi da subito al centravanti avversario per evitare la sua ribattuta. E così non è stato.

Petriccione: 6,5. Il ‘signore del centrocampo’. Il Lecce che gira passa tutto dai suoi piedi. Gli passi la palla e sai che non la butta mai. Come pochi fa uscire i suoi dal pressing degli avversari e si prende sempre la responsabilità di battere con precisione angoli e punizioni. Ma, insieme a Tabanelli, ha la responsabilità di non aver chiuso bene su Castrovilli in occasione del gol dei padroni di casa. Si fa ammonire per simulazione.

Tachtsidis: 6,5. Ha le chiavi del gioco della squadra. Vederlo giocare ‘di prima’, con la testa sempre alta, è un piacere. Alla lunga, però, abbassa troppo i giri e la squadra ne risente.

Tabanelli: 6,5. Cinque gol nelle ultime sei partite, stato di forma smagliante, quando si mette in testa di dribblare ricorda Alberto Tomba con i paletti. Dà sempre una mano in chiusura dopo l’espulsione del portiere, però doveva essere più deciso su Castrovilli in occasione del primo gol di Strizzolo.

dal 71′ Falco: s.v. Non incide anche perchè il Lecce non lo innesca.

Mancosu: 6. Meno preciso e meno incisivo del solito. Cambia ruolo dopo l’espulsione di Vigorito e ritorna sulla mediana di centrocampo. La sua assenza dietro le punte si fa sentire, eccome.

La Mantia: 6,5. Strapotere fisico, 8 gol nelle ultime 9 partite, al 20′ si avvita e centra il palo, non riesce a ribattere in gol il colpo di testa di Meccariello che si stampa sull’incrocio, anzi sbatte lui sul legno e si fa male.

Palombi s.v. Liverani lo sacrifica per il secondo portiere Bleve in occasione dell’espulsione di Vigorito. Fino ad allora tanto movimento ma pochi pericoli creati.



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