Eutanasia di un sogno. Il Lecce si schianta contro la corazza del Benevento. La strega vola in B

Il Benevento ha battuto il Lecce conquistando la prima promozione in Serie B della sua storia. I salentini tornano a casa sconfitti e umiliati dalle tre sberle rifilate con la complicità di una difesa colabrodo, causa anche l’assenza dell’infortunato Perucchini.

Le speranze del Lecce di riacciuffare con un'impresa mitologica il primo posto si infrangono inesorabilmente contro la corazzata sannita che non da scampo ai salentini rifilandogli tre sberle con la complicità di una difesa colabrodo.
  
Come già accaduto negli anni trascorsi, il Lecce si trova ad affrontare l'epilogo del campionato orfano di pedine importanti a cominciare dal proprio allenatore squalificato per due giornate e per finire con l'infortunio di Perucchini vera e propria saracinesca della difesa salentina.
  
Il Benevento ha meritato senza riserve la vittoria dimostrandosi una squadra cinica e organizzata in ogni reparto e con un allenatore che ha saputo gestire a suon di vittorie l'intero campionato.
  
Il Lecce visto oggi è il solito Lecce con i soliti orrori sotto porta che non riesce a capitalizzare le numerose occasioni da gol avute tra i piedi dei suoi attaccanti.
  
La squadra di mister Braglia ha un inizio di partita che lasciava ben sperare e già al 2° minuto Lepore sferra un tiro velenoso da posizione defilata col pallone che si stampa sul palo alla destra di Gori. Al 10° il Benevento si fa pericoloso con Cissè che dopo un rinvio sbilenco in rovesciata di Abruzzese impegna in due tempi Bleve.
  
Il Lecce preme sull'acceleratore e spesso tiene in apprensione la difesa locale con un pressing asfissiante ma al 17° alla vera prima occasione, i sanniti passano in vantaggio con Mazzeo che tutto solo in area salentina raccoglie di testa un preciso cross di un suo compagno di squadra con la sfera che si insacca nel sette dove Bleve non può arrivarci.
  
Al 25° micidiale contropiede dei sanniti con Cissè che vince un rimpallo e a faccia a faccia con l'estremo difensore leccese di sinistro sigla il 2 a 0. Al 34° il Lecce poteva accorciare le distanze con Curiale, ma la cinicità non alberga negli attaccanti leccesi e da posizione ottimale spara sul portiere Gori in uscita disperata. L'attaccante salentino si ripete un minuto più tardi il quale si fa anticipare, a pochissimi metri da Gori, al momento del tiro da un difensore sannita. Al 40 prima sostituzione della partita con Campagnati che rileva Cissè infortunato. Allo scadere Mazzeo, ancora lui, per poco non sigla la sua personale doppietta con un tiro di potenza che sorvola di poco la traversa.
  
Dopo appena un minuto di recupero l'arbitro di Tivoli manda le squadre negli spogliatoi. Il Lecce parte bene, spreca tre nitide palle gol e per il resto  solo tanto movimento e niente più.  
  
Il Benevento ha saputo sfruttare in contropiede le uniche due occasioni capitate nell'arco dei primi 45 minuti portandosi meritatamente in vantaggio per 2 a 0.
  
La seconda frazione di gioco si apre con due cambi per il Lecce, Moscardelli per Caturano e Camisa per De Feudis. Al 48° tegola per il Benevento fuori Campagnacci per infortunio, al suo posto Marotta. Al 50° Mazzeo, ben servito da Cicirelli, chiude di fatto il match con il solito micidiale contropiede cha a differenza di Curiale, sferra un bolide che Belve non trattiene e la palla s'infila in rete per il definitivo 3 a 0.
  
Al 60° è ancora Curiale ad avere l'opportunità di segnare ma si fa anticipare da un difensore con la palla che termina  in angolo. Al 84° ci prova Surraco a sorprendere Gori con un tocco di tacco ma la sfera è alta sulla traversa. Dopo due minuti di recupero il triplice fischio di Marinelli sancisce la fine della gara e vede il Benevento promosso meritatamente in serie B.
  
Il Lecce è sembrato stanco sia psicologicamente che fisicamente e questo è preoccupante per una squadra che si appresta ad affrontare la lotteria dei play-off.

di Ivan Vedruccio



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