Il Lecce stecca la partita della vita e il Benevento si allontana. Il paradiso può attendere?

La sconfitta subita a opera degli uomini di Padalino complica non poco la rincorsa al primo posto per la compagine salentina. Adesso necessario non compiere ulteriori passi falsi e sperare in uno stop dei campani.

Il Matera per la prima volta nella sua storia batte il Lecce tra le mura amiche e manda nello sconforto i circa diecimila tifosi assiepati sugli spalti del "Via del Mare".
 
Giallorossi spreconi nei primi 45° minuti dell'incontro, ben quattro palle gol non capitalizzate dagli attaccanti apparsi impacciati al momento di concludere a rete. Ma il vero dramma si è consumato nel reparto difensivo dove Legittimo non è mai riuscito ad avere ragione del suo diretto avversario come anche i sostituti di Abruzzese e Cosenza  non sono stati di certo impeccabili sia sul momentaneo vantaggio lucano che sul definitivo gol del 1 a 2.
 
La vetta ormai appare invalicabile a cinque partite dalla fine del campionato col Benevento a + 4 sui salentini anche se c'è da sperare, e nel calcio nulla è dato per scontato, in uno stop della capolista domenica in casa del Cosenza anch'esso in corsa per i play-off.
 
I primi dieci minuti della partita sono all'insegna dello studio da menzionare solo due conclusioni una per parte, una di Salvi per il Lecce e l'altra di Tomi per il Matera entrambi i tiri si spengono abbondantemente fuori dallo specchio della porta. La prima vera occasione dell'incontro capita sui piedi di Di Lorenzo che dopo una lunga galoppata da circa trenta metri calcia di potenza col pallone che fa la barba al palo alla sinistra di Perucchini. Al 22° salentini vicini al vantaggio con Surraco che al volo tira a botta sicura da pochi passi ma Bifulco smanaccia d'istinto con la palla che termina in corner. Al 26° è ancora l'estremo difensore lucano a salvare il risultato su Papini che di testa, su calcio di punizione di Lepore, fa compiere a Bifulco una strepitosa parata. Al 33° Camisa stende senza tanti complimenti Rolando e l'arbitro teramano lo iscrive nel taccuino dei cattivi e sul seguente calcio di punizione Perucchini risponde presente ed in due tempi sventa la minaccia. Al 38° Matera in vantaggio: incursione di Infantino sulla destra che dopo essersi bevuto Legittimo tutto d'un fiato, lascia partire un traversone sul quale, dopo una respinta di un difensore giallorosso, si avventa Carretta che non esita dagli undici metri a trafiggere l'incolpevole Perucchini. I rimanenti minuti prima del riposo non sortiscono altre emozioni da segnalare solo l'ammonizione ad Ingrosso per fallo su Moscardelli. Il primo tempo si conclude con due minuti di recupero e vedono i salentini sotto di una rete. Il Matera ha saputo sfruttare l'unica palla gol avuta nell'arco dei primi 45 minuti con Carretta amministrando l'esiguo vantaggio fino al duplice fischio del Sig. Di Martino. I giallorossi, invece, hanno avuto sui piedi ben quattro palle gol non adeguatamente sfruttate dai suoi attaccanti un po’ per la bravura del portiere Bifulco, un po’, invece, per l'imprecisione e la mancanza di freddezza sotto porta.
 
La ripresa si apre con il Matera ancora pericoloso con Infantino che si vede togliere dai piedi la palla da una uscita strepitosa di Perucchini. Il Lecce preme sull'acceleratore al fine di raggiungere il sospirato pareggio che si concretizza al 60° con il leccese DOC Checco Lepore che su preciso passaggio dell'inesauribile Moscardelli da pochi passi lascia partire un missile terra-aria che esplode nella rete di Bifulco per l'1a1. Al 63° Moscardelli su calcio di punizione di prima per poco non sorprende il nr. 1 lucano da trenta metri. Il bomber di Mons un minuto più tardi verrà sostituito da Davis Curiale. Al 69° mister Braglia prova a vincere la partita buttando nella mischia Caturano per  Doumbia ma la mossa questa volta non sortisce i risultati sperati. Girandola di sostituzioni al 78° con Vecsei al posto di Surraco per il Lecce e Casoli per Carretta per il Matera. Al 81° i giallorossi possono chiudere di fatto la partita con Curiale di testa con Bifulco che però respinge la sfera. E come spesso accade nel calcio al gol mancato si contrappone inesorabilmente il gol subito. Infatti al 41° si confeziona la beffa: Camisa non riesce a fermare ai limiti dell'area l'ex di turno De Rose il quale con un preciso pallonetto supera Perucchini in uscita per il definitivo 1 a 2.
 
Se il reparto difensivo non ha brillato, sulla sconfitta pesano come un macigno anche le numerose palle gol avute e non adeguatamente capitalizzate dagli attaccanti leccesi più volte ipnotizzati dall'estremo difensore lucano.
 
Se il paradiso per il Lecce può attendere  lo sapremo  già dalla prossima settimana quando i salentini  ospiteranno in casa l'ormai salvo Akagras   e il Benevento sarà di scena sul difficilissimo campo del Cosenza.

Ivan Vedruccio



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