“Secondo me contro il Sassuolo potrebbero essere due punti persi, meritavamo qualcosina in più noi, non è stata una grandissima gara, ma magari negli anni scorsi l’avemmo persa con l’unico tiro in porta loro. Davanti avremmo potuto fare meglio, ma continuiamo a lavorare con il mister”, con queste parole il portiere e capitano del Lecce Wladimiro Falcone, ha commentato la gara disputata sabato scorso dai giallorossi contro la compagine emiliana, che ha riservato poche, pochissime emozioni e zero gol.
Pochi gol
“Spiegazioni per l’assenza di gol non ci sono, ma in A non è facile, basti pensare che il Sassuolo ha davanti calciatori del calibro di Pinamonti e Berardi e sabato non ha avuto occasioni. Certamente, però, dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista”.
Record
“Da giocatore mi piace battere i record e quando sono arrivato non pensavo di arrivare fino a questo punto, so di aver scavalcato grandi portieri della storia di questa squadra e spero di continuare”.
Il gruppo
“Il primo anno eravamo un gruppo più italiano, piano piano sono arrivati tanti stranieri e abbiamo dovuto cambiare il modo di parlare, anch’io ho dovuto imparare l’inglese. Quest’anno siamo partiti male, poi, tra senatori ci siamo parlati e da lì qualcosa è scattato, sono contento dello spogliatoio e del gruppo, tutti hanno capito cosa significhi giocare in questa squadra e spero che si possa fare una salvezza più tranquilla”.
Costruzione dal basso
“La costruzione dal basso nel calcio di oggi è fondamentale, poi, ognuno ha le sue caratteristiche, il calcio è cambiato e anche noi portieri dobbiamo evolverci sotto questo punto di vista. Il mister ci ce lo chiede, ma solo quando siamo sicuri di non commettere errori”
Nazionale
“Sono realista, non lo dico per falsa modestia, ma il problema della Nazionale non è il portiere, se dovesse arrivare la convocazione sarei contentissimo, ma anche se facessi di più sarei comunque bloccato. La mia esperienza l’ho fatta e se ci dovesse essere un’altra occasione ben venga, ma comunque sono contento così”.
Tiago Gabriel e Siebert
“Baschirotto era un leader e un fratello, aveva carisma e foga, andava sull’uomo e cercava di ostacolarlo, Tiago Gabriel è un po’ più pulito ed è molto silenzioso. Siebert ha fatto un buon campionato di B in Germania, deve adattarsi, ma si applica tanto e sono convinto che uscirà e ci darà una grossa mano”.
Udinese
“Sabato c’è L’Udinese e cercheranno di partire forte e metterci all’angolo, ma dal canto nostro cercheremo di metterli in difficoltà e vogliamo dare continuità agli ultimi risultati sperando di non subire gol”.
La parata più bella e quella meno
“La parata più bella di quest’anno è stata quella su Deiola con il Cagliari, invece, avrei potuto fare di più con l’Atalanta”.
