Calabresi, “Serie B importante e imprevedibile. Lecce trasmette senso di appartenenza”

Nella mattinata di oggi, presso la sala stampa “Sergio Vantaggiato della Stadio Via del mare è stato presentato l’esterno destro di difesa acquisito dal Bologna.

“Il nostro sforzo è quello di mettere insieme esperienza e gioventù e Calabresi, anche se si tratta di un ’96, ritengo che di esperienza ne abbia tanta. Ha 50 presenze nelle nazionali giovanili e questo significa che le potenzialità gli sono state sempre riconosciute; in Serie B 65 presenze, in Serie A 21; in Francia nel massimo campionato 21 e quattro in Coppa e non ha potuto completare la stagione perché il torneo causa covid non è ripreso. Spero che possa esplodere con noi ed è anche quello che gli ho detto quando l’ho chiamato”, con queste parole il Responsabile dell’area tecnica giallorossa, Pantaleo Corvino, ha presentato nella mattinata di oggi l’esterno destro di difesa, Arturo Calabresi.

“Conosco il torneo cadetto, ci ho giocato per tre anni e al quale sono molto legato perché, con fatica, mi ha permesso di raggiungere la A. Penso che sarà equilibrato come gli altri anni, pieno di sorprese e di insidie. Un campionato importante e imprevedibile”, ha affermato nel corso della conferenza.

La preparazione

“La stagione appena trascorsa, per me, è stata abbastanza particolare, ho giocato poco, è stato il periodo più difficile dal punto di vista della continuità e della costanza. Non ho avuto la possibilità di svolgere il ritiro con il Bologna, ma ho compiuto la preparazione individualmente, con un preparatore personale a Roma e successivamente a Bologna con uno messo a disposizione dalla società e ho lavorato tanto senza fermarmi, perché ritengo che l’aspetto fisico sia molto importante da curare”.

L’avventura giallorossa

“Credo tantissimo nel lavoro e penso di aver dato il mio contributo, seppur per pochi minuti, nelle sole tre partite che ho giocato l’anno scorso. Sono riuscito a conquistare una categoria importante nella quale sono riuscito a esprimere le mie potenzialità, una serie di fattori si sono incastrati facendo sì che adesso debba ripartire e lo faccio con una fame incredibile e con una voglia di mettermi in gioco che non ho mai avuto fino a oggi. Ringrazio la società per avermi dato questa opportunità, che reputo un tassello importantissimo per la mia carriera e il mio percorso e non vedo l’ora di iniziare”.

Il ruolo

“Nasco come centrocampista centrale, poi difensore centrale e esterno destro di difesa, ho sperimentato diversi ruoli e penso che la mia duttilità possa essere un fattore importante per me e la squadra. Sono un terzino destro con caratteristiche difensive e il mio pensiero è sempre quello di non subire gol, ma è un ruolo che prevede caratteristiche di spinta e proposizione e ci ho preso gusto nel farlo, soprattutto in Francia e spero di riprendere quel percorso che mi ha dato soddisfazioni”.

Gli allenatori

“Ho avuto tantissimi allenatore ed è difficile dire quale mi abbia formato più degli altri, perché ritengo che ogni persona possa dare qualcosa e l’intelligenza sta nel fatto di capire cosa. Inzaghi mi ha dato occasione di esordire in A e di segnare il primo gol, Elsner in Francia mi ha consentito di confrontarmi con un campionato diverso e con un calcio differente”.

Mister Baroni

“Mi sono sentito con Baroni che, insieme al Direttore Corvino, è stato decisivo per il mio arrivo qui e non vedo l’ora di entrare nel concreto del lavoro con lui. Il calcio francese è molto diverso da quello italiano e all’inizio mi sono trovato in grandissima difficoltà, perché è fisico, con tante transizioni positive e negative e situazioni in campo aperto. Qui ci si sofferma sul reparto e lì, invece, sul fattore individuale e quando ho capito ciò le mie prestazioni sono migliorate. Dal punto di vista del duello individuale quell’esperienza mi ha lasciato molto”.

Lecce tappa importate

“Come ho detto prima Lecce rappresenta una tappa importante della mia carriera e del mio percorso. Sono di proprietà della società giallorossa e nella mia professione lo sono stato solo della Roma e del Bologna ed è fondamentale per me. Questo è un passaggio del quale alla fine della mia carriera voglio attribuire un ricordo bellissimo. Con Alexis Blin ho condiviso una stagione in Francia da protagonista, che purtroppo non abbiamo avuto l’opportunità di concludere a causa del coronavirus, visto che eravamo a tre punti dalla salvezza e non si sono giocate le ultime 10 partite e siamo retrocessi d’ufficio. Sicuramente abbiamo in comune una grandissima voglia di rivincita e rivalsa. Lecce, dopo aver conosciuto Corvino, Trinchera e il Presidente, mi trasmette un grandissimo senso di appartenenza ed è ciò che mi piace di più e di cui voglio entrare a fare parte il prima possibile. Con lo spirito e con i fatti”.

Il papà attore

“Ho sempre avuto una passione per il calcio e non per il cinema e quindi per i miei genitori è stato sempre tutto molto naturale. Mio papà l’ho sempre seguito sui set fino a quando ero più piccolo, poi, io avevo la mia passione, lui la sua, rimane il confronto per le nostre cose, ma al centro dei miei interessi ci sono stati sempre sport e calcio e se ne è accorto molto presto”.



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