Udinese-Lecce 3-2, giallorossi tornano all’antico, distrazioni in difesa e zero palle per gli attaccanti

I due gol non devono illudere. Il primo di Berisha è arrivato su calcio piazzato e il secondo di N’Dri a risultato acquisito da parte dei friulani. Salentini rimangono negli spogliatoi nel primo tempo.

Termina 3-2- per l’Udinese la partita contro il Lecce. I giallorossi tornano all’antico, distrazioni difensive e zero tiri in porta degli attaccanti.

Dopo il pareggio interno contro il Sassuolo, nel quale i giallorossi hanno dimostrato molta solidità difensiva, ma al tempo stesso i soliti problemi di sterilità in attacco, questo pomeriggio capitan Falcone e compagni, sono scesi sul terreno di gioco dello stadio “Blue Energy”, nella sfida che li ha visti opposti all’Udinese.

Contro la compagine friulana i salentini hanno cercato di dare continuità alla scia positiva che li vedeva imbattuti da tre gare, con un occhio alla sfida di martedì con i Campioni d’Italia del Napoli.

In casa Lecce, confermata la stessa identica formazione di sabato pomeriggio con gli emiliani, con la novità Helgason al posto di Coulibaly che in settimana ha avuto un attacco influenzale; per il resto Morente è partito ancora una volta dall’inizio, a causa dell’assenza di Sottil che non ha pienamente recuperato dall’infortunio. In attacco, ancora un’occasione per Stulic.

La formazione iniziale

Il Lecce si è quindi schierato con il consueto 4-2-3-1 con: Falcone tra i pali; difesa composta da Danilo Veiga, Tiago Gabriel, Gaspar e Gallo; Ramadani, Berisha davanti al reparto arretrato; Pierotti, Helgason e Morente a sostegno dell’unica punta Stulic.

Il primo tempo

Dopo una fase di studio e zero emozioni, al 16mo i padroni di casa vanno in vantaggio

Vantaggio friulano

Corner per i bianconeri ed errore di posizionamento di Berisha che non copre Karlstrom, che prende palla e di piatto trafigge Falcone.

Trascorrono solo quattro minuti e l’Udinese va vicinissima al raddoppio, i giallorossi perdono palla che arriva a Zanioloche tira indisturbato, fortunatamente, la sfera si infrange sulla traversa. Al 22mo ancora friulano pericolosi, Gaspar si lascia sfilare il pallone da Davis, l’estremo dei salentini para in due tempi. Al 36mo Morente manda alto.

Raddoppio Udinese

Nel momento migliore per i salentini, quando gli uomini di Di Francesco avevano alzato il ritmo, arriva il raddoppio dell’Udinese. Cross dei bianconeri, dormita collettiva dei centrali giallorossi, la sfera arriva a Davis che, indisturbato, insacca di testa.

Al 40mo, Stulic ci prova da fuori, ma il pallone termina sull’esterno della rete.

Il secondo tempo

Nella ripresa i giallorossi scendono in campo con due cambi, fuori Helgason e Morente e dentro, rispettivamente, Banda e N’Dri.

Al 56mo Pierotti serve Berisha che tira, la sfera, rimpallata da Karlstrom, è facile preda di Okoye

Giallorossi in gol

Al 59mo i salentini accorciano le distanze. Punizione dal limite per il Lecce, sul pallone si presenta Berisha che con un tiro perfetto insacca alle spalle del portiere dei friulani.

Al 71mo Lecce vicinissimo al pareggio, Okoye sbaglia l’uscita Goglichidze, nel tentativo di anticipare Camarda – subentrato a Stulic, rischia l’autogol, ma Bertola respinge sulla linea. Al 74mo, N’Dri da buona posizione manda fuori. All’80mo Kamara di testa manda fuori. All’81mo Banda crossa per la testa di Pierotti che manda fuori.

I padroni di casa la chiudono

All’ultimo minuto del tempo regolamentare, i padroni di casa la mettono in ghiaccio. Ripartenza fulminea dei padroni di casa, giunto nei pressi dell’area, Bayo ‘filtra’ per Buska che tira e supera Falcone.

N’Dri in gol

Al quinto minuto di recupero il Lecce va nuovamente in gol. N’Dri riceve palla e al limite dell’area scocca un tiro che fulmina Okoye.

I giallorossi dimenticano di scendere in campo nella prima frazione, regalano due gol e mandano all’aria l’intera partita. Sul risultato pesano gli errori difensivi e le prestazioni poco convincenti, per usare un eufemismo, di Morente ed Helgason. Nella ripresa, i salentini ci provano, accorciano le distanze con la magia di Berisha, vanno vicini al pareggio con un quasi autogol di Goglichidze, poi, subiscono il contropiede avversario e subiscono la terza marcatura, poi, nei secondi finali, vanno nuovamente a segno, ma non serve. La partita è stata persa per propri demeriti, ma pesa molto la solita sterilità dell’attacco, Stulic prima e Camarda poi, non hanno mai ricevuto un pallone degno di impensierire e i gol sono arrivati il primo su calcio piazzato e il secondo a pochi secondi dalla fine, a risultato acquisito dai padroni di casa. Martedì si torna in campo nella sfida del “Via del Mare”, contro i Campioni d’Italia del Napoli.



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