Lecce, La Mantia è già carico: “la Serie A la sognavo da bambino. Ora un’altra impresa”

Dal ritiro in Valgardena parla Andrea La Mantia: il bomber che ha trascinato il Lecce al ritorno in Serie A è pronto a misurasi con un campionato fisico e di qualità. Nessun timore per la concorrenza.

Prima volta in Serie A, a 27 anni, quando appena quattro anni fa mangiava fango sui campi di Lega Pro. Il destino di Andrea La Mantia doveva per forza di cose incrociare quello del Lecce per una svolta storica di vita e di carriera.

E pensare che la trattativa per il suo complicato approdo in giallorosso, avvenuto esattamente un anno fa, aveva sfiancato tifosi e non, e su di lui le aspettative si erano innalzate all’inverosimile. Un breve periodo di ricognizione fisica, mentale e tattica, poi ALM è esploso, trascinando il Lecce al tragaurdo della Massima Serie.

32 presenze lo scorso anno, 17 gol: numeri che hanno fatto diventare l’ex Entella un vero e proprio idolo della tifoseria. Ora però spetta lui il compito più difficile della sua carriera: confermare i numeri pazzeschi degli ultimi anni anche in A.

“Siamo vogliosi di iniziare questa nuova avventura che rappresenta un sogno per ogni calciatore – spiega La Mantia dal ritiro di Santa Cristina. A livello personale sono carico e, dopo lo scorso campionato, ho maggiore consapevolezza nei miei mezzi”.

Non potrebbe essere alrtimenti per un bomber nel pieno della sua maturità, ma che ora deve misurarsi con stadi e avversari di livello top. E’ aumentata (ed aumenterà ancora) anche la concorrenza nel reparto avanzato, ma per lui ciò è solo uno stimolo in più.

Concorrenza? Uno stimolo

Da pochi giorni è arrivato Lapadula, un ottimo giocatore, con grandi qualità che può ricoprire diversi ruoli in attacco. Dopo questi primi giorni devo dire che con Gianluca mi trovo molto bene anche fuori dal campo e questa è una piacevole sorpresa. Il mio obiettivo quest’anno è quello di migliorare sotto tutti i punti di vista, non basterà quello che ho fatto nello scorso campionato. Ora il gradino è molto più alto. Concorrenza? Ho avuto modo di dirlo anche l’anno scorso, questo aspetto rappresenta per me solo uno stimolo a fare sempre meglio. Sappiamo che la Serie A è un campionato estremamente difficile ed è giusto che in squadra ci siano più giocatori di livello per ogni ruolo. Alla fine giocherà chi sta meglio e avrà dimostrato di meritare di scendere in campo.

Differenza tra A e B? La qualità dei giocatori e l’aspetto fisico. Per le mie caratteristiche credo di rendere meglio da prima punta, però, come ho dimostrato nello scorso campionato sono a completa disposizione del mister e della squadra e posso adattarmi a tutte le esigenze”, conclude.

Dal fronte degli allenamenti, ieri il tecnico Fabio Liverani ha fatto svolgere un singolo allenamento pomeridiano,  con esercitazioni tattiche e partitella finale. Mancosu ha lavorato in differenziato per un affaticamento muscolare. Oggi, invece, giornata di doppia.



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