Corini fa mea culpa, “Siamo stati autolesionisti. Mia la responsabilità per la sconfitta”

Al termine della partita persa in casa contro l’Ascoli parla il tecnico dei giallorossi. “Si era incanalato tutto sul giusto binario. Bisognava vincere”.

“È stata una partita particolare. L’avevamo portata dove volevamo, abbiamo avuto l’occasione per raddoppiare, ma nel momento in cui la situazione era controllo è arrivato il pareggio, ci siamo innervositi e giocato la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa non benissimo, poi è andato in vantaggio l’Ascoli e c’è stata la possibilità di riequilibrarla. È un momento particolare, stiamo integrando ragazzi nuovi, ma oggi la partita è difficile da commentare perché siamo stati autolesionisti e quando si è autolesionisti, gli avversari sfruttano le situazioni a loro favore. Il percorso di crescita che sto alimentando deve essere completato e se il risultato oggi dice che abbiamo perso, sicuramente è una mia responsabilità, perché la società mi ha messo nelle condizioni ideali per lavorare. Sappiamo che qualcosa si può pagare, ma il rammarico, ripeto, è che oggi si era incanalato tutto nella giusta direzione e bisognava vincere”, è un Eugenio Corini molto corrucciato quello che si presenta nella sala stampa del “Via del Mare” al termine della partita persa contro l’Ascoli, nella quale la compagine giallorossa ha sprecato di tutto e di più, rigore compreso, uscendo sconfitta.

“Quando abbiamo giocato con lucidità abbiamo cercato di fare quello che sappiamo, a volte, però, quando vogliamo forzare alcune situazioni ci mettiamo in difficoltà da soli e mi riferisco a questo quando parlo di processo di crescita. Ci sono momenti in cui bisogna forzare la giocata e altri in cui tenere palla per cercare il varco giusto. A volte succede che in una partita che si stava orientando nel verso giusto si paghino di più i propri demeriti, ma questo fa parte del calcio e oggi avremmo dovuto continuare a giocare come stavamo facendo. La squadra, però, nei momenti di difficoltà ha saputo reagire, ha spinto, qualcosina abbiamo rischiato, ma al contempo si è creato il presupposto di pareggiarla con la speranza di riuscire a vincere, è stato un incontro nel quale certe situazioni non hanno girato nel verso giusto.

Il rigore di Mancosu (ph.Pinto)

Tornare a giocare subito è importante, perché abbiamo una grande occasione affrontando una squadra forte come il Brescia, con la consapevolezza che dobbiamo recuperare i punti persi questa sera perché c’è un grande rammarico, era importante vincere e non siamo stati bravi nel farlo.

Dopo la gara, a caldo, nel bene o nel male non parlo mai se non in qualche occasione. Questa è una di quelle partite in cui devo ragionare per trovare le parole giuste per poter incidere sui ragazzi, perché in questo momento prevale la grande amarezza di aver lasciato punti in casa e il rammaricoper il fatto di aver avuto la consapevolezza per poterla vincere e invece è arrivata una sconfitta. Questa è una serata in cui si deve sedimentare il dolore e si devono recuperare energie per affrontare il prossimo allenamento per preparare al meglio la partita di martedì.

per quel che riguarda i cambi c’erano due punte, il trequartista, centrocampisti di inserimento, un terzino come Maggio che spingeva, avevo bisogno di più intensità coperta con un esterno che mettesse dentro qualche palla e ho voluto giocare nell’ultimo periodo di gioco coprendo l’ampiezza con i terzini alti e per questo ho optato per la scelta di Gallo che, secondo me, qualcosa di importante abbiamo fatto perché ha servito alcuni palloni importanti e ha preso qualche fallo.

Non direi che la squadra sia fragile mentalmente, altrimenti in una situazione come quella di oggi non si riesce a reagire e creare i presupposti per segnare, questa sera nelle situazioni che potevamo portare a nostro favore non siamo stati bravi. La squadra, quindi, ha sempre una reazione importante, è dentro la partita che a volte pecchiamo di lucidità e forziamo alcune situazioni che se sbagliate danno coraggio ali avversari.



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