Lecce, domani c’è il Brescia. Corini: “Dopo l’Ascoli tanta delusione ma bisogna trasformala in energia”

Alla vigilia della gara con le “rondinelle” parla il tecnico. Mancheranno Dermaku, Calderoni e Listowski. Rodriguez e Hjulmand da valutare.

“I convocati li comunicherò dopo l’allenamento o, eventualmente, al termine della rifinitura di domani, voglio prendere un po’ di tempo per vedere come si evolveranno alcune situazioni. Dopo la gara contro l’Ascoli c’è stata grande delusione perché le aspettative erano tante, ma questa deve essere trasformata in energia e se ci sono passione e lavoro non bisogna essere preoccupati. Abbiamo analizzato tutto quello che non è andato venerdì, sappiamo di aver regalato ancora una volta punti, ma siamo motivati a riprendere tutto ciò che abbiamo perso”, prende il via ripercorrendo la disfatta di venerdì sera contro il l’Ascoli, la conferenza stampa di mister Eugenio Corini, alla vigilia della sfida interna, la seconda consecutiva in casa, che domani vedrà opposti i giallorossi al Brescia.

“Per me decisiva è sempre una finale o una gara che determina un risultato certo, quando ci sono più partite sono tutte importanti e domani avremo l’occasione per rifarci. La delusione l’abbiamo trasformata in energia, consapevoli che abbiamo la possibilità di rilanciarci e mettere alle spalle l’ultima sconfitta.

Nel corso del campionato è capitato in alcune partite di andare sotto, ma il tutto è stato figlio di situazioni particolari, la squadra, però, ha sempre saputo reagire. Nel ritorno i punti pesano di più, ognuno ha il proprio obbiettivo e bisogna cercare di fare emergere le nostre qualità. Abbiamo la consapevolezza che le squadre vengano a Lecce con l’obiettivo di chiudere il campo, noi cerchiamo sempre di prendere il possesso della gara, ma oggettivamente il percorso casalingo non è quello giusto, abbiamo perso contro Pisa e Ascoli e nell’ultima avevamo il controllo, ma se dobbiamo fare un campionato da protagonisti bisogna reggere le difficoltà, perciò bisogna crescere su questo piano, eliminare le fragilità che ci fanno lasciare punti per strada ed essere nei momenti decisivi più cinici.

Per quel che riguarda la situazione societaria del Brescia, non mi va di entrare in un tema che non mi appartiene, lì ho avuto il mio percorso e la gente mi ha dimostrato stima.

Per quel che riguarda il nostro cammino, è giusto che il tecnico si assuma le responsabilità, anche perché la società mi ha messo nelle condizioni migliori per lavorare, sappiamo che stiamo percorrendo una strada nella quale è importante l’integrazione dei nuovi, qualcosa ci ha fatto perdere, ma penso che se ho accelerato nell’inserire qualche elemento è perché bisogna avere una visione. Abbiamo una squadra forte, che può essere protagonista, sappiamo che qualcosa non ha funzionato al meglio, ma se riusciamo a consolidare alcune situazioni penso si possa ambire alla promozione diretta. I campionati, però, si vincono una gara la volta e siamo concentrati sul Brescia. Abbiamo un valore, lo sento e la mia responsabilità è che questo venga fuori.

Dermaku, Calderoni e Listkowski non ci saranno domani e i primi due penso non riusciremo a recuperarli neanche per la sfida di Cremona; Felici è rientrato in gruppo, abbiamo un paio di dubbi che riguardano Hjulmand, che si sta adattando ai nostri ritmi e stiamo cercando di gestirlo da un punto di vista atletico e Rodriguez, per cui vale lo stesso discorso. Il sistema di gioco è quello, ma va calibrato sulle caratteristiche dei calciatori, cerchiamo di essere sempre veloci, ma sappiamo che a volte è difficile

I ragazzi che sono arrivati hanno tutti qualità, c’è chi ha più velocità di integrazione chi meno e ho la consapevolezza che alcune cose le posso forzare e altre accompagnare, Yalcin ha bisogno di un percorso di integrazione maggiore da un punto di vista atletico”.



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