Lecce-Perugia vive di fiammate, ma finisce a reti bianche. Mancosu si stampa sul palo

Palo di Mancosu, super Vigorito: si può riassumere così Lecce-Perugia. 0 a 0 il risultato finale, con entrambe le squadre vicine al gol in un paio di occasioni, ma senza mai riuscirci.

Non arriva la quarta vittoria consecutiva, ma il Lecce continua a macinare risultati positivi. Contro il Perugia termina 0-0 una gara bella, vivace, che vive di fiammate continue e improvvise, ma senza clamorose occasioni da rete. O almeno, non nel primo tempo. Seconda frazione, invece, molto più vibrante: Mancosu colpisce un palo, Vigorito si supera in almeno due circostanze. Alla fine Liverani e Nesta non si fanno male, con i giallorossi ora terzi, scavalcati dal Pescara e a -3 dal Palermo capolista.

Dopo le belle e vincenti prestazioni contro Cosenza, Cremonese e Carpi, questa volta mister Liverani decide di mettere mano alla sua formazione: vanno in panchina a rifiatare Armellino e La Mantia (piccolo problema fisico per lui nel post-Carpi), mentre Calderoni va addirittura in tribuna per un fastidio muscolare in sede di riscaldamento. Al loro posto, il Lecce ritrova i vari Fiamozzi, Tabanelli e Palombi, per un 4-3-1-2 con Vigorito tra i pali, Lucioni e Meccariello nel cuore della difesa, Fiamozzi e Venuti ai loro lati; Petriccione confermato in cabina di regia con Scavone e Tabanelli; Mancosu dietro alle due punte “leggere” Falco e Palombi.

Rispondono i grifoni, a specchio, con Gabriel in porta, Mazzocchi, Gyomber, El Yamiq e Ngawa in difesa, Kingsley, Bordin e Dragomir in mediana, Verre trequartista, Vido-Melchiorri duo offensivo. Arbitra l’incontro il signor Mrinelli di Tivoli. Sugli spalti bella cornice di pubblico (10mila 300 spettatori, di cui oltre un centinaio di fede umbra).

Il primo tempo

Dopo il minuto di raccoglimento osservato alla memoria di mister Gigi Radice, è il Perugia a muovere il primo pallone ed è biancorosso il primo tiro in porta della gara, al 4′, con Dragomir che però angola troppo la diagonale. Al decimo primo corner in favore del Lecce dopo un tentativo dalla distanza di Scavone deviato: Petriccione scodella al centro dove Lucioni ci arriva di testa, ma colpisce debole e per Gabriel non ci sono problemi.

Il Lecce preme sull’acceleratore e prende in mano il pallino del gioco ma al 23esimo rischia grosso: una brutta palla persa sulla propria trequarti da Meccariello innesca la ripartenza di Vido e Melchiorri, due contro uno con Lucioni unico baluardo, tiro del numero 11 perugino che però la alza sulla traversa. Che brivido.

La sfida si accende alla mezzora: prima un interessante spunto di Falco, in dialogo con Mancosu, non capitalizzato, poi una punizione battuta da Bordin, da buona posizione, che però finisce lontana dallo specchio. Poi tanto agonismo in mezzo al campo, qualche errore, ma nessuna occasione degna di nota. Dopo 1 minuto di recupero si va al riposo (con Dragomir ammonito).

La ripresa

La gara ricomincia senza cambi nei 22 iniziali e con la stessa intensità: al nono doppia, clamorosa, opportiunità per entrambe per le squadre: prima ci prova il Lecce con Mancosu che, su azione di corner, la tocca di destro quanto basta per spedirla in porta, ma il palo salva gli ospiti; sul ribaltamento di fronte ottima progressione di Kingsley che semina il panico, poi il tocco di Meccariello lo manda fuori tempo e il tiro di Bordin finisce fuori.

Vive di infiammate improvvisa il confronto e al quarto d’ora della seconda frazione Liverani si gioca la carta La Mantia: al fargli spazio un applaudito Filippo Falco. L’ex Entella fa sentire subito la sua presenza guadagnando al 18esimo una punizione lungo l’out mancino che si incarica di battere Petriccione: la retroguardia in maglia bianca, però, se la cava senza troppe fatiche.

Al 22′ doppia nitida palla gol per il Perugia: azione costruita da destra, palla al centro per Melchiorri che impatta molto bene di testa, Vigorito si alza in volo e smanaccia magistralmente in angolo. Sul sviluppi del corner è Petriccione a salvare sulla linea. Nesta così getta nella mischia il coreano, classe ’98, Han, che prende il posto di Vido.

E’ un buon momento per il Perugia, ma lo è anche per Mauro Vigorito: al 25esimo gli umbri si presentano per due volte davanti all’estremo difensore giallorosso il quale, in entrambe le circostanze, si immola e difende il suo fortino: impressionate sopratutto la manina allungata sulla linea sul tiro di Han. Intanto prosegue la girandola dei cambi: Tabanelli lascia il campo per Armellino.

Minuto 80: tiro dalla bandierina in favore del Lecce, palla verso Lucioni che manca l’appuntamento col gol, poi una serie di batti e ribatti favoriscono i grifoni che liberano frettolosamente l’area di rigore. Doppio giallo estratto dall’arbitro al 39′: prima il primo indirizzato a Melchiorri per una entrataccia su Petriccione, l’altro sventolato a Lucioni.

Al 43esimo ultimo cambio per i giallorossi: esce Mancosu, dentro Haye. Quattro i minuti di recupero: nel primo di questi altra buona azione per il Lecce con Scavone che penetra dalla corsia mancina, sarebbe un’ottima posizione per crossare, ma il numero 30 calibra male la potenza e la spedisce lontana dall’area. E’ l’ultima emozione (QUI le pagelle dei giallorossi).

Il tabellino

Lecce: Vigorito, Petriccione, Mancosu (43 st Haye), Palombi, Meccariello, Falco (16 st La Mantia), Tabanelli (2 st Armellino), Venuti, Lucioni, Fiamozzi, Scavone. A disp: Bleve, Cosenza, Arrigoni, Lepore, Torromino, Marino, Dubickas, Bovo. Allenatore: Liverani
Perugia: Gabriel, El Yamiq, Verre (36 7 st Bianchimano), Mazzocchi, Vido (24 st Han), Melchiorri, Kingsley, Ngawa, Bordin, Dragomir, Gyomber, A disp: Leali, Perilli, Bianco, Mustacchio, Sgarbi, Ranocchia, Moscati, Falasco, Kouan. Allenatore: Nesta

Ammoniti: 42 st Dragomir, 39 st Melchiorri, 40 st Lucioni
Recupero: 1 min pt, 4 min st
Spettatori: 3.390 paganti e 6.910 abbonati

Arbitro: Livio Marinelli di Tivoli
Assistenti: Marco Scatragli di Arezzo e Fabio Schirru di Nichelino
IV Ufficiale: Luigi Pillitteri di Palermo



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