Di Francesco: “Graziano ci ha aiutato da Lassù, Asllani: “Chiedo scusa”. Il post Lecce-Torino

Al termine della partita vinta dia giallorossi, parlano i tecnici della due squadre, il centrocampista dei granata e Antonino Gallo

Dopo molti mesi, il Lecce ritrova la vittoria al “Via del Mare”, ci pensano i gol di Coulibaly e Banda e il rigore parato da Falcone ad Asllani. I salentini, quindi, salgono a 13 punti e rialzano immediatamente la testa dopo il brutto ko contro la Lazio la settimana scorsa e, aspettando la gara della Cremonese oggi, con i risultati che hanno sorriso, si assestano in una buona posizione di classifica per quel che riguarda la zona salvezza.

“Dobbiamo analizzare bene le prestazioni, con il Como abbiamo iniziato bene e finito male, oggi il contrario, dobbiamo parlare e trovare la soluzione. Mi sono preso la responsabilità di calciare il rigore e devo chiedere scusa a tutti, perché è giusto così”, ha affermato Asllani al termine della sfida. “Non abbiamo dato continuità ai risultati ottenuti prima della sosta, oggi abbiamo giocato male i primi 30 minuti. Ogni volta che prendiamo gol ne subiamo altri subito, forse ci impauriamo, ma non bisogna avere paura e cercare di rimontare subito. È stato un mio errore, se il portiere blocca la palla significa che il penalty è tirato malissimo, Falcone ha fatto due finte e mi sono bloccato, mi dispiace non averla pareggiata, per il secondo tempo giocato lo avremmo meritato”.

È stata poi la volta di Marco Baroni: “Commettiamo errori e li paghiamo, perché dentro questi errori ci rimaniamo, non si può, dopo aver preso il primo, gol subirne un altro due minuti dopo, poi, abbiamo reagito, ma questo tipo di approccio e la fragilità li dobbiamo sistemare. Nel momento in cui siamo usciti bene da un buon periodo abbiamo perso alcuni calciatori, ma al di là di questo sono riaffiorate alcune disattenzioni, non è un problema di uomini o schemi di gioco, ma di mentalità.  Ho inserito un centrocampista in più perché Zapata veniva da una partita intera dopo un lungo stop e ho preferito partire con una punta, perché non ne avevo altre a disposizione, comunque il problema non è l’assetto tattico, ma la mentalità. Abbiamo pagato a caro prezzo l’atteggiamento, bisogna confrontarsi su questo e la soluzione è lì. Asllani si è preso la responsabilità, ma quella è anche mia quando scelgo i rigoristi. Non mi fa paura la classifica, dobbiamo ritrovare la nostra identità e rimboccarci le maniche, non mi preoccupa il gol, ma la fragilità difensiva.

“Oggi è una bella giornata per tutti, anche per il nostro pubblico, peccato per la marcatura presa in ripartenza, Banda si è allungato il pallone, ma la gara era in controllo, poi, è arrivato il calcio di rigore che ha neutralizzato Falcone”, sono state le parole di mister Eusebio Di Francesco. “I tre centrocampisti hanno lavorato molto bene oggi e il Torino è andato in difficoltà, Berisha bene, ma anche gli altri due. Siamo stati padroni fino al 35mo, poi è entrato Zapata che un po’ l’ha cambiata, però la prestazione c’è sempre stata, peccato per il gol preso in contropiede, ma qualche rischio a volte si corre, ma voglio che ci sia il coraggio di continuare a giocare. Non volevamo arretrare, ma loro, hanno cambiato assetto sono ripartiti e siamo andati un po’ in ritardo su alcune chiusure, poi, c’è anche la forza degli avversari, noi, forse abbiamo sbagliato qualche pallone. La prima cosa che ho detto ai ragazzi dopo la gara con la Lazio è stata coraggio, bisogna avere la forza di subire, attutire senza intimorirsi. I tre punti fanno morale, aiutano e danno fiducia, entusiasmo e hanno ricaricato l’ambiente, ci sono calciatori di esperienza e altri alle prime armi e bisogna aiutarli a crescere, io per primo. Prima del rigore ho pregato, poi, penso che Graziano da Lassù ci abbia aiutato, in settimana siamo andati a inaugurare il club a suo nome”.

Ultimo a parlare l’esterno Antonino Gallo: “Abbiamo fatto tutti una gran partita, l’importante era vincere e dobbiamo continuare così. Il mister dà sicurezza e a lui piace giocare a calcio, sul campo bisogna fare bene ciò che si fa in allenamento. L’allenatore mi chiede sempre di spingere, poi, in gara, si devono valutare entrambe le fasi. Sono sempre stato lo stesso, ma nel calcio si possono avere alti a bassi e sappiamo di non poter dare sempre il massimo e in questo momento sto bene. Sul rigore non ho visto bene, poi, ho rivisto le immagini e il penalty c’era, poi ci ha pensato Falcone, è il nostro capitano e ce lo teniamo stretto. Abbiamo fiducia in Wladimiro, al momento del tiro ero tranquillo e sapevo che lo avrebbe parato. Con Banda sto giocando più spesso, ma l’importanza è l’intesa e trovare la quadra giusta. Dobbiamo avere coraggio e giocare con personalità, poi, chi ha la giocata è giusto che la faccia, ma tutti dobbiamo aiutarci l’uno con l’altro”.



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