Fatta la legge, trovato l’inganno. Non sembra essere del tutto definito l’ultimo dpcm del 24 ottobre per il mondo dello sport dilettantistico: sarebbe, infatti, sufficiente iscriversi ad un “campionato di interesse nazionale” per evitare le restrizioni imposte dall’ultimo decreto a firma del Presidente del Consiglio. Nel mirino delle misure imposte dall’Esecutivo sono gli sport da contatto che, in teoria, sono sospesi.
Ad esprimere le sue perplessità in una nota è Fabio Mariani, Presidente Regionale dell’Unione italiana Sport Per Tutti.
“Assistiamo ad un fiorire mai visto prima di ‘Campionati di interesse nazionale’ da parte di alcune Federazioni e alcuni Enti di Promozione Sportiva. È sufficiente iscriversi ad un “campionato di interesse nazionale”, probabilmente deliberato in fretta e furia, stampare un pezzo di carta che ne attesta la partecipazione, ed è così possibile svolgere l’attività sportiva come se il dpcm del 24 ottobre non fosse mai stato scritto”.
Nessun controllo, poi, sulla effettiva partecipazione ai campionati, offrendo un vero e proprio escamotage per ignorare l’ultimo dpcm: secondo il Presidente Regionale di Uisp, infatti, alcune associazioni dilettantistiche che hanno organizzato un ‘campionato di interesse nazionale’, anche solo formalmente, continuano a svolgere abitualmente la loro attività in sede, la stessa che hanno sempre utilizzato.
Non è questa, ovviamente, la linea adottata da tutte le associazioni che, con senso di responsabilità si adeguano alle nuove norme dettate dal governo. È così, dunque, che i soci tesserati delle associazioni che rispettano il nuovo dpcm migrano verso altre. “Queste pessime prassi – conclude – alimentano il senso di frustrazione in tante associazioni, e non si educa certo al rispetto delle regole, ma si stimola a fare i furbetti a scapito del prossimo”.