“Stria” e “Antoros”, ieri una serata nel segno delle bollicine di Negroamaro firmate Vini Taurino

Si tratta di un bianco e un rosè prodotti dalla nota azienda vitivinicola di Guagnano. L’appuntamento ha richiamato tantissime persone e personalità dell’associazionismo salentino.

Si sono dati appuntamento in tanti, tantissimi, ieri sera a Lecce, presso il “Caffè dell’Enoteca”, in Via Cesare Battisti a Lecce, a pochissimi passi da Piazza Mazzini, per un evento all’insegna dell’enogastronomia di qualità made in Salento.

Nel locale vintage del capoluogo, infatti, professionisti e non solo e membri dell’associazionismo cittadino, hanno avuto il piacere di fare la conoscenza e deliziare il palato assaporando gradevoli preparazioni finger food e, soprattutto, centellinare “Stria” e “Antoros”, le bollicine di negroamaro prodotte da Azienda Agricola Cosimo Taurino di Guagnano.

“Stria”, in vernacolo salentino significa ragazza e questo vino vuole rappresentarne la freschezza, la vivacità e l’allegria. Per la produzione l’azienda del Nord Salento utilizza 100% uva negroamaro vinificata in bianco. Qualificato come spumante bianco extra dry, ha un colore giallo paglierino brillante, profumo fresco e fruttato, sapore sapido, pieno ed equilibrato ed è ottimo per accompagnare ostriche, crostacei, frutti di mare e piatti a base di pesce.

Nasce dall’unione dei nomi Antonio e Rossana, titolari dell’azienda, “Antoros”. Al centro della fusione dei nomi, poi, compare la parola toro, simbolo dell’impresa. Anche qui ci troviamo di fronte a un extra dry, questa volta, però, si tratta di un rosè. Ottimo come aperitivo, anche in questo caso è prodotto da uve 100% negroamaro. Ha un colore rosa tenue cristallino, un profumo fresco, ricco, con note di frutti rossi maturi, un sapore morbido ed equilibrato ed è l’ideale per accompagnare antipasti, primi piatti a base di pesce e frutti di mare.

“Con questi due vini proseguiamo nel solco della tradizione e della qualità tracciato da mio suocero Cosimo Taurino, fondatore dell’azienda”, ha affermato l’amministratore dell’azienda Antonio Bello.

“Quando il Salento era ancora un territorio sconosciuto – ha proseguito – è stato lui, con il suo lavoro, a far mettere, per quel che riguarda la produzione del vino, un segno nelle cartine geografiche dell’Italia”.

La famiglia Taurino si dedica alla coltivazione della vite da ben sette generazioni. I primi successi commerciali del fondatore Cosimo risalgono agli anni ’30, poi, con il trascorrere dei decenni, è riuscito a far conoscere e apprezzare in tutto il mondo i vini rossi, rosati e bianchi del Salento di pregevole fattura, compresa la produzione tutelata dalla denominazione di origine controllata acquisita per i territori dove nasce il Salice Salentino.



In questo articolo: