Il sapore della novità, il fascino di una cava, la magia della pietra da costruzione. L’evento culturale dell’altra sera alla periferia di Cursi è stato un momento in cui si sono incontrate e scontrate molteplici emozioni.
Una cena nella cava, progetto esclusivo dell’associazione Le salentine Fimmine Sverte a.p.s, con una tavolata posta al centro della scena a ridosso delle pareti tagliate, e con ottimo cibo e musica dal vivo.
Questo perché una cava di pietra leccese è un luogo unico, magico e irripetibile e l’associazione Le salentine Fimmine Sverte a.p.s., è la prima ad aver avuto l’idea di valorizzarla con la luce, il cibo, la musica e gli ospiti, proprio per creare un’esperienza indimenticabile.
A tavola ci si è trovati avvolti in un abbraccio tra le pareti di pietra e il cielo stellato, vivendo un’emozione intensa destinata a restare nei cuori.
L’anima di Cursi vive nelle sue cave e chi pensa che l’estrazione della pietra sia solo un prezioso retaggio del passato e che le cave una volta esaurite debbano essere colmate, per ragioni non meglio precisate, adesso ha qualche elemento in più per mettere in discussione e in dubbio tale convincimento. Le cave di Cursi sono un palcoscenico a cielo aperto, sotto le stelle, alla portata di tutti ma non certamente a buon mercato, perché il valore del lavoro fa rima con la sua etica ed è proprio questo che gli organizzatori dell’evento hanno voluto rappresentare agli occhi interessati dei tanti ospiti.
Numerose le personalità presenti, imprenditori, giornalisti, professionisti, che si sono ritrovati per una cena diversa, animata da eleganza e cura.
L’ing. Elisa Mele, vice sindaco di Cursi e assessore allo sviluppo turistico, ha illustrato lo spirito dell’iniziativa, dialogando con lo scrittore, esperto di cultura popolare, Marco Renna.
La cava non è un contenitore culturale, è essa stessa cultura del territorio, memoria e prospettiva, ed ecco il motivo per cui è stato realizzato questo evento, che non è solo un momento magico, ma l’inizio di un percorso di valorizzazione, grazie a “Le Fimmine Sverte” che hanno lanciato un progetto in esclusiva per trasformare questi luoghi unici in palcoscenici di emozioni.
Da Cursi quindi parte un messaggio forte, che trae senso e significato dalla volontà di animare e rendere vitale e produttiva una realtà locale che va oltre la pietra ma che come la pietra costruisce e definisce, ancora una volta, lo spazio dell’uomo.
