Sua maestà il grano, a Merine si inaugura la stagione delle sagre ‘storiche’ del Salento

Tutto pronto a Merine per l’edizione numero 27 dell’evento più atteso da grandi e piccini. “La Sagra te lu Ranu“ promette di sorprendere i visitatori con tante novità.

Nel Salento «paese che vai, sagra che trovi», soprattutto d’estate. Non esiste comune, piccolo o grande, conosciuto o sperduto della provincia di Lecce che non apra le sue porte ai visitatori, paesani o stranieri, che non riversi nelle stradine o nei vicoli colmi di storia i ‘profumi’ che solo i piatti della tradizione locale riescono ad emanare. Già, perché in questi eventi è la cucina salentina la ‘regina’ indiscussa. Guai se così non fosse, si perderebbe il senso autentico di questi antichi riti, tramandati di generazione in generazione. Qualunque sia il prodotto locale che si vuole celebrare, poco importa. Ciò che conta è mantenere viva una tradizione, onorare l’identità di una terra, ripetere un rituale, difendere un luogo carico di fascino e storia.

Qualcuno fuori dai confini locali ha provato a scoprire il segreto del loro successo definendole “strategie di marketing ben riuscite”, di quelle che si annoverano tra gli esempi vincenti, ma per la gente del posto sono semplicemente un modo per raccontare una storia, una cultura, una tradizione. Esattamente così come l’hanno vissuta, da sempre. E non è un caso neanche che queste sagre abbiano mantenuto i loro nomi originali.

Una delle più conosciute e apprezzate è senza dubbio la «Sagra te lu Ranu» di Merine,  uno degli appuntamenti più attesi dell’estate, eventi da vivere sotto il cielo stellato del Salento. Tanti anni di storia, tradizione e passione che si ripetono edizione dopo edizione, riscuotendo sempre un grande successo. Una fama e una popolarità che ha, da tempo, superato i confini locali e confermata soprattutto dai numeri, quelli delle presenze che animano la piccola frazione di Lizzanello.

Guai però a definire la “Sagra te lu ranu” una semplice festa. È molto, molto di più: è un’occasione per la comunità per ritrovarsi, per stare insieme, per unire le forze per la preparazione anche del più piccolo dettaglio. Il tutto per celebrare il grano, prodotto della terra che, in passato, permetteva alle famiglie povere del territorio di trarre il sostentamento quotidiano.

Tante le novità in cantiere per l’edizione 2019, la numero 27: la prima è sotto gli occhi di chiunque abbia imparato a conoscere e amare quest’appuntamento. Quest’anno, infatti, il classico taglio del nastro dell’evento che celebra il re dei cerali si terrà venerdì 19 luglio. Fino a lunedì 22 luglio, si potranno assaporare le specialità gastronomiche tra gli stand, pronti ad accogliere per quattro giorni i visitatori provenienti da ogni dove. Ce ne è per tutti i gusti (e palati): Pizzi e Pucce, Frise Ncapunate, Ciceri e Tria, Fave nette cu’ le cecore reste, Pezzetti Muersi e Ranu Stumpatu. E ancora i dolci tipici di questa terra, lo spumone e gli immancabili pasticciotti.

Il programma musicale della Sagra te lu ranu

Venerdì 19 luglio

  • Scazzicapieti
  • I Briganti di Terra d’Otranto

Sabato 20 luglio

  • Kalurya
  • Alla Bua

Domenica 21 luglio

  • Ritmo Binario
  • I Tamburellisti di TorrePaduli

Lunedì 22 luglio

  • Vento del Sud
  • Officina Zoè

La Sagra di Merine si candida per il premio Italive 2019

Imperdibile l’appuntamento con la Sagra te lu Ranu di Merine, candidata al “Premio Italive 2019”, organizzato per mettere in luce e gratificare i migliori eventi organizzati sul territorio. Gli ingredienti per vincere il prestigioso riconoscimento ci sono tutti: i piatti tradizionali della cucina salentina, le luci, i colori e soprattutto la buona musica.

 



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