Proseguono le attività di Go Wine, l’associazione che promuove il vino non solo inteso come prodotto di qualità ed espressione della cultura agro-alimentare di un paese, ma soprattutto nelle vesti di mezzo in continuo movimento. Go Wine guarda, nella fattispecie, al consumatore di qualità che ama viaggiare per il vino; a colui che si mobilita per conoscere i luoghi della produzione all’interno di un progetto che possa coinvolgerlo e stimolarlo. A tal proposito ieri, a Roma, presso l’Hotel Savoy è andato in scena un appuntamento rivolto ai vini e alle aziende della Puglia. Una serata di approfondimento, nella Capitale d’Italia con l’intento – peraltro perfettamente raggiunto – di proporre una selezione di vini che comunichi le peculiarità di una importante regione viticola del sud. E ciò attraverso alcuni vitigni che hanno contribuito al rilancio, percorrendo idealmente il territorio dalla Daunia, sino al Salento.
Una degustazione tematica di livello – organizzata col contributo e patrocinio di COPAGRI Puglia – sia a favore dei professionisti del settore, sia a favore del pubblico dei soci e degli eno-appassionati. Alcune aziende erano presenti per incontrare il pubblico, mentre invece altri vini sono stati presentati nell’enoteca appositamente allestita.Tra queste, anche un piccolo gioiello vitivinicolo incastonato nel cuore di Campi salentina: stiamo parlando di Pignatelli Vini, già protagonista indiscussa all’Expo di Milano magnifico nel padiglione Love it. Il vino: una storia d’amore.
Quella dei vini di Luigi e Antonio Pignatelli, rispettivamente padre e figlio, è una realtà straordinaria e raramente riscontrabile, capace di coniugare genuinità e tradizione con l’eleganza e la raffinatezza di indubbia qualità. Insomma, una piccola azienda insomma per un grande vino. Quello che si potrebbe comunemente definire un vino di nicchia. Il prodotto imbottigliato è infatti limitato e circoscritto, ma accuratamente selezionato e perfettamente curato dalla vite alla bottiglia.
