​Trenitalia: il sud deve agganciarsi al futuro. Tiziano Onesti incontra il Rotary Lecce

Conviviale con un ospite d?eccezione, ieri sera all’Hotel President per il Rotary di Lecce. Con il presidente di Trenitalia e di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti si è discusso di ‘Mobilità e Trasporti’.

Un contributo importante all’attuale dibattito sui trasporti al sud e nella Puglia è arrivato dal Rotary International che continua l’attività di valorizzazione dei profili socio culturali del territorio di riferimento.
 
Ieri sera, nelle sale dell’hotel President di Lecce, tradizionale sede degli appuntamenti mensili dei rotariani, si è discusso di Mobilità e trasporti con un ospite d’eccezione il prof. Tiziano Onesti, presidente di Trenitalia e di Aeroporti di Puglia, figura di altissimo livello professionale il cui curriculum per ragioni di spazio non può nemmeno essere sintetizzato. Diciamo solo che Onesti è legato a Lecce e al Salento, territorio che ben conosce, per via dei suoi trascorsi universitari, quando giovanissimo venne ad insegnare nell’allora Università degli studi di Lecce. Parliamo degli anni novanta, periodo in cui si andavano prefigurando gli scenari socioeconomici del nostro tempo.
  
La conversazione con il manager è stata vivacizzata dalle domande dello scrittore e giornalista Rai, Raffaele Gorgoni che ha inscenato una gradevole intervista al fine di favorire una comunicazione più efficace tra l’ospite e la platea composta da oltre cento rotariani doc.
  
L’incontro, a cui ha fatto seguito la consueta conviviale, è stato introdotto dall’avvocato Francesco Baldassarre, presidente del Rotary club di Lecce, che ha tratteggiato il profilo del relatore e motivato la scelta di ospitare un docente universitario di così chiara fama.
  
Onesti ha spiegato che l’Italia non è affatto indietro in tema di trasporti ferroviari, ma che il cosiddetto materiale rotabile non è uguale per tutta la penisola. Quando si parla di alta velocità bisogna sapere di cosa si parla e occorre apprendere che l’unico tratto di vera alta velocità in Italia si trova lungo le tratte Firenze-Torino, e Roma-Caserta dove i treni viaggiano a 300 km orari, con un potenziale capace di produrre velocità impensabili di oltre 400 all’ora. Le cose cambiano quando si scende al Sud, dove la conformazione geografica non consente di disporre di rettilinei pianeggianti dove far correre i treni e in alcuni tratti dell’Appennino, tra Napoli e Foggia per intenderci, gli stessi treni non riescono a tenere nemmeno la media dei 100 orari. Insomma un problema tutto nostro con il quale dovremo fare i conti nel futuro.
  
Tutto sta, ha concluso il presidente di Trenitalia, nella capacità che avremo di rendere davvero competitivo il trasporto ferroviario rispetto a quello su gomma che recita ancora la parte del leone, basti pensare che il giro di denaro movimentato dai treni in Italia non supera i 6/7 miliardi di euro all’anno, per quello dell’automobile invece parliamo di un movimento di 40 miliardi all’anno.



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