Il più bel parco verde di Lecce nelle ‘tagghiate’ ci siamo quasi

Sta per diventare realtà il progetto di riqualificazione delle cave di Marco Vito a Lecce. In arrivo un mega parco per bambini e il super ponte progettato dal maestro portoghese Alvaro Siza.

Le cave di Marco Vito presto diventeranno la grande attrazione della città di Lecce. Un ponte di collegamento e un grande parco attrezzato, secondo il progetto dell’archistar Alvaro Siza, consegneranno una nuova immagine della periferia leccese. Nella masseria Tagliatelle sarà ospitata la Casa della Musica. Il tutto si aggiunge al progetto di ribaltamento della stazione ferroviaria.

E’ tutta un’altra cosa, basta guardare bene, dare una sbirciata oltre le reti di protezione e già si vedono le novità. Parliamo del progetto di riqualificazione delle antiche, e storiche per Lecce, cave di Marco Vito, le famose tagghiate.

Qui sta nascendo, e presto sarà realtà, un mega parco attrezzato, quello che si può definire un grande polmone verde per la città di Lecce, posto in periferia ma collegato da un concept progettuale avveniristico che mira a mettere in connessione zone degradate della periferia leccese con il centro, attraverso il cosiddetto programma di ribaltamento della stazione ferroviaria che dovrebbe valorizzare la dimensione trasportistica ferroviaria nell’ambito di una fruizione turistica e culturale dei luoghi.
13,5 milioni di euro per il progetto di ribaltamento della stazione a cui si aggiungono i 4 milioni di euro per i lavori già appaltati che dovranno trasformare le cave in un grande parco urbano. L’opera, nata dalla fantasia artistica dell’archistar portoghese Alvaro Siza, potrà contare anche sulla realizzazione di un ponte (per altri 5 milioni) che sovrasterà i lati opposti delle “tagghiate”, mettendo in collegamento due zone lontane e separate dal vuoto della cava.

Alvaro Siza, vincitore del Leone d’Oro alla Carriera in occasione della 13esima Mostra Internazionale di Architettura – Common Ground di Venezia, è un architetto che il Salento lo conosce bene, anche perché in occasione del Premio Urbanistico Teknè ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Calimera nel 2008
Completiamo la parte mancante del programma di rigenerazione delle periferie, commenta l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Gaetano Messutiquella che presentava un deficit di riqualificazione, e questo anche grazie alla lungimiranza degli uffici tecnici e alla loro capacità di progettazione, in un momento non certamente facile stiamo realizzando un’opera che cambierà faccia alla città, con l’imprimatur di uno dei più grandi architetti del mondo, Alvaro Siza.

Accanto a questo, in coerenza visiva e scenografica col parco, saranno presto avviati i lavori di restauro di masseria Tagliatelle e del leggendario Ninfeo delle Fate, luogo caro agli amanti del mistero, che troneggia al centro dello spazio che separa viale Grassi dalla stazione. Qui, spiega l’assessore comunale all’Urbanistica Severo Martinisi porterà a termine l’impegno di rigenerazione di un prezioso manufatto architettonico, possibile grazie al finanziamento di 2 milioni e 100mila euro con lavori che sono stati già appaltati. E si darà vita ad una struttura destinata ad accogliere la Casa della Musica.

Chi costeggia le cave di Marco Vito per raggiungere Viale Grassi da via San Cesario, può già rendersi conto di cosa sta accadendo e di cosa sarà quel luogo, così a lungo abbandonato, fra qualche tempo.