“Siamo bombardati da richieste di soccorso inutili”. Sono queste le parole del responsabile della centrale operativa del 118 leccese, Maurizio Scardia che punta il dito contro chi abusa (letteralmente) del numero di emergenza. Chiamate a qualsiasi ora del giorno e della notte, ambulanze che partono a sirene spiegate, salvo poi constatare di essere state attivate per una febbre o una tosse un po’ più accentuata. E in questi giorni in cui l’influenza sta mettendo a letto migliaia di salentini il ricorso al 118 è sempre più pressante.
“Basta che il medico di base non risponda al primo squillo o alla prima telefonata – commenta Scardia – che immediatamente ci si sente autorizzati a chiamare il 118. Ovviamente l’operatore, non potendo fare una valutazione della criticità di un caso, deve mandare subito il mezzo, ma sono tante, forse troppe le situazioni in cui ci si trova davanti a semplici disturbi”. E il responsabile della centrale operativa snocciola anche i numeri per fotografare meglio il problema: il 30% delle chiamate sono inappropriate, ma è l’altra faccia della medaglia che preoccupa di più.
Le ambulanze occupate per futili motivi sono sottratte per questioni ben più serie come incidenti o arresti cardiocircolatori che necessiterebbero di un intervento immediato. Il tempo, in questi casi, può decidere sulla vita o sulla morte di una persona e ogni minuto è prezioso: “la gente deve capire che il 118 è un numero di emergenza e solo per questioni di emergenza può e deve essere chiamato”.
Non solo influenza, anche d’inverno sono centinaia le chiamate per abuso di alcolici, soprattutto nei giorni di festa: “Non è una questione che si avverte soltanto d’estate – continua Scardia – anche se in quel periodo abbiamo a disposizione 10 mezzi lungo l’intera costa salentina che possono far fronte a chiamate di questo tipo, ma di inverno le ambulanze partono esclusivamente da Lecce e non si può sperare sempre che non accada niente di più serio”.
Secondo il responsabile della centrale operativa non è soltanto questione di personale carente o di mezzi insufficienti, qualsiasi sistema si troverebbe in difficoltà a gestire circa 800 chiamate al giorno. Per questo bisogna sensibilizzare tutti gli utenti e far capire che il 118 è una cosa seria.
800 chiamate al giorno al 118, ma il 30% sono banali raffreddori. Scardia ‘utilizzate il numero per cose serie’
Lancia un grido di allarme il responsabile della centrale operativa del 118 leccese, il dottor Maurizio Scardia: ‘molte chiamate sono inappropriate. Voglio ricordare che il 118 è un numero di emergenza’.