​Aggredì un medico del Pronto Soccorso: ‘perdonato’, ma risarcisce il danno e dona due barelle

Archiviato il processo penale a carico di un giovane che aggredì nel 2012 un medico del Pronto Soccorso del ‘Fazzi’. L’accordo tra gli avvocati ha permesso di non andare a dibattimento. Il danno, dunque, è stato risarcito con la donazione di due barelle al nosocomio salentino.

A distanza di 4 anni viene archiviato il processo penale a carico di un giovane che, all’epoca dei fatti, venne denunciato dalla polizia del posto fisso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce con l’accusa di “interruzione di pubblico servizio e disordini”. Grazie ai consigli del suo avvocato, il processo a suo carico non è mai giunto in dibattimento. Il giovane infatti – racconta l'Associazione "Salute Salento" – ha preferito chiedere scusa alla vittima, il dottor G.T., il quale non ha voluto accettare alcuna somma di denaro a titolo di risarcimento e ha invitato a donare attrezzature sanitarie utili al Pronto soccorso.

La direzione della Asl quindi, "a titolo di integrale risarcimento dei danni patiti dal dottor G.T. per i fatti di cui trattasi", ha accettato due barelle da corsia a piano fisso con porta coperte; un’asta porta flebo con morsetto; un  materassino imbottito; un porta bombola di ossigeno da 1 e da 5 litri e piano radiotrasparente, del valore complessivo di circa 1.970 euro. Quella mattina del 2012, il giovane accompagnò la mamma al Pronto Soccorso per un malessere da codice lieve. Qui il figlio aveva protestato con particolare veemenza. Ne erano seguiti alcuni tafferugli, accompagnati da violente aggressioni verbali. Il poliziotto di turno non aveva potuto fare a meno di denunciare il giovane.

In seguito, l’accordo fra avvocati ha evitato il processo, ma non la quantificazione del danno (legato alla prognosi), che ha fatto il suo corso.

A breve le due barelle saranno inventariate e consegnate al reparto diretto dal dottore Fracella, dove sicuramente saranno utili.



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