
La tragedia di Acquarica del Capo in cui ha perso la vita un’anziana, rimasta carbonizzata nel letto della sua abitazione di via Calabria, impone alla Asl di Lecce di far luce sui punti della vicenda rimasti oscuri, per avere un quadro più completo del dramma. Per questo motivo, ha avviato una verifica sulla procedura di fornitura del materasso antidecubito e della relativa pompa elettrica per il gonfiaggio.
Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, l'incendio sarebbe stato causato dal corto circuito del motorino che alimentava la ventilazione nel giaciglio, diventato per l’87enne una trappola mortale. Quando i vigili del fuoco – chiamati dalla badante che dormiva nella stanza accanto – sono arrivati in casa, per la donna non c’era più nulla da fare. Sulle possibili cause ed eventuali difetti che potrebbero aver provocato il rogo, insomma, l’azienda sanitaria locale non può che rimettersi all’esito dell’attività investigativa in corso.
Il dispositivo era stato consegnato nuovo ai familiari della paziente il 21 gennaio scorso, al termine del regolare e consueto iter procedurale, ossia con l’autorizzazione del dirigente medico Asl e prima ancora con la necessaria prescrizione del materassino antidecubito sottoscritta dal medico fisiatra. Va detto che è stato uno dei familiari a scegliere la ditta fornitrice tra quelle regolarmente iscritte nell’elenco regionale. Si tratta, peraltro, di un’azienda che fornisce questo tipo di dispositivo da diversi anni e, a quanto si è potuto appurare, non si hanno notizie di difetti o malfunzionamenti riscontrati né per la tipologia consegnata nel caso specifico, né per altri tipi di materassini con motorino di pompaggio prodotti da altre ditte.
«Il materasso antidecubito – sottolinea in una nota la ASL di Lecce – non ha mai comportato problemi di sicurezza i quali, in ogni caso, rientrerebbero nella sfera di competenza del fornitore, così come il collaudo delle singole parti della fornitura. Il solo Distretto di Gagliano del Capo, nei tre Centri Salute abilitati di Ugento, Tricase e Gagliano, ha consegnato oltre 500 materassini nel 2016 (568 se si ricomprende anche una quota di cuscini antidecubito). L’azienda sanitaria, naturalmente, si riserva di effettuare ulteriori e più approfondite verifiche a seguito degli eventuali sviluppi provenienti dalle indagini».