A Gallipoli si affittano posti letto sul balcone: 10 euro per una notte in brandina

Ancora Gallipoli a far parlare di sè. Questa volta l’annuncio che fa scalpore riguarda l’affitto dei balconi, muniti di brandina per dormire, alla modica cifra di 10 euro a notte.Il sindaco Minerva commenta: ‘Fatto gravissimo’.

Le ordinanze ci sono, ma Gallipoli vive una stagione a sé, in estate.
      

La Perla dello Ionio, epicentro del turismo di massa, è tornata alla ribalta delle cronache: spaccio di droghe ingente, risse, abusivismo e divertimenti notturni che si allungano fino alle prime luci dell’alba, schiamazzi, inquinamento acustico oltre i limiti della umana tolleranza, casi di ubriachezza molesta e talvolta, purtroppo, anche codici rossi a causa dell’assunzione di cocktails di droghe e alcool.
    
Se non bastasse, le cronache nazionali si sono occupate recentemente anche delle “case pollaio” e Gallipoli ne è piena: garage affittati ad un numero cospicuo di ragazzi, stipati in pochi metri quadri. Le ordinanze, si diceva, ci sono, ma a Gallipoli la repressione del fenomeno è di difficile gestione. 
     
Secondo quanto riportato dal quotidiano Corriere del Mezzogiorno, si starebbe verificando anche l’affitto dei balconi, si i balconi degli appartamenti: 10 euro a notte sarebbe infatti la tariffa fissata per una notte su una brandina. L'annuncio è comparso su un cartello di segnaletica verticale della cittadina:  “Affittasi posti letto sul balcone con brandina, 10 euro. Rivolgersi a Ilaria”.
    
Il sindaco Minerva avrebbe commentato l’accaduto parlandone come di un fatto gravissimo sul quale, a stretto giro, si accenderanno i riflettori dei vigili urbani del luogo.
    
“Sono qui da poco –avrebbe dichiarato Minerva al Corriere  –eredito una situazione pesante che sto cercando di alleggerire”. Stefano Minerva, infatti, è sindaco di Gallipoli da un anno e soltanto dieci giorni fa aveva emesso un’ordinanza contro quella illegale consuetudine degli affitti in nero; multe salate che tuttavia non scoraggiano ancora i proprietari,  nonostante i serrati controlli della Guardia di Finanza.
     
La Rimini del sud, divenuta ormai capitale internazionale del divertimento, attira ogni anno giovani dall’Italia e dal mondo che rispondono per lo più al richiamo delle numerose discoteche notturne del posto.
      
Ma la Gallipoli che imperversa sulle cronache nazinali di questi giorni, può davvero incarnare un modello turistico vincente da adottare altrove? O qualcosa deve essere corretto in vista delle prossime stagioni estive? Saranno questi i quesiti cui dovrà rispondere il giovane sindaco Minerva, una volta che il chiassoso mese d’agosto avrà lasciato posto alla ritrovata quiete settembrina. 



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