La scomparsa di Saverio De Bellis commuove l’Università del Salento e tocca profondamente i tanti studenti che lo hanno incontrato nel loro percorso formativo. Amato e stimato da studenti e colleghi, il professor De Bellis viene ricordato anche e soprattutto per l’impegno sociale. Gli allievi lo ricordano per la sensibilità, la generosità, l’autorevolezza e la discrezione con cui ha sempre condotto le sue molteplici attività, non solo accademiche.
Tante le attestazioni di cordoglio giunte alla redazione di leccenews24.it, ma ci piace ricordarlo con le parole di un suo allievo giunteci nella serata e con il pensiero del Rettore Vincenzo Zara.
«È venuto a mancare in queste ore il professor Saverio De Bellis, docente di Diritto internazionale, Diritto internazionale privato e Organizzazione internazionale nei corsi di laurea in Giurisprudenza e in Scienze politiche, e già Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche del nostro Ateneo – ha scritto il Magnifico Rettore-. Lo ricordiamo per il suo impegno istituzionale, caratterizzato da grande rigore, per la sua attività didattica (non solo a Lecce, ma anche nelle Università di Bari e di Macerata), per le sue ricerche nel campo del diritto internazionale pubblico e privato, della tutela dei diritti umani e del diritto dell’Unione Europea. È stato componente del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Diritto internazionale a Macerata e in Scienze bioetico-giuridiche a Lecce, e ha ricoperto inoltre l’incarico di vice Pretore, presso le sezioni distaccate di Monopoli e Putignano, della Pretura di Bari».
‘Un docente preparato, un uomo per bene – ci scrive invece un suo allievo -. Con il Professor Saverio De Bellis l'Università del Salento perde uno dei suoi "pezzi da novanta". A dirlo è solo uno studente che ha avuto la fortuna di incrociare il suo percorso accademico con un professore come pochi altri: sempre attento alle esigenze degli studenti, sempre disponibile al dialogo, sempre aperto al confronto. Seguire le sue lezioni di Diritto Internazionale era un esercizio di crescita continua: non c'erano solo nozioni e Trattati da memorizzare, ma c'era sopratutto esercizio alla critica, spunti di riflessione e di dibattito. Insomma, c'era tutto quello che una lezione in una Università dovrebbe essere sempre. Sempre pacato il professore De Bellis, ma anche duro all'occorrenza, intransigente se durante la lezione veniva meno il rispetto dei ruoli. Da Preside della Facoltà di Giurisprudenza e da Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche ha contribuito alla crescita di una delle facoltà più attrattive dell'Ateneo salentino. Se ne sono accorti tutti gli studenti che hanno avuto la possibilità di incontrarlo e di apprezzarlo. Resterà per sempre la sua professionalità, la sua caparbietà, la sua grande umanità e il profumo delle sue vietatissime sigarette all'interno della sua stanza in Dipartimento.
