Nella giornata di oggi, presso il Salone degli Specchi della Prefettura di Lecce, alla presenza del Prefetto, Maria Rosa Trio e del Presidente di Confindustria Lecce, Nicola Delle Donne, alla presenza dei vertici delle Forze di polizia e dei rappresentanti di Comune e Provincia, è stata resa pubblica l’adesione di Confindustria Lecce al Protocollo di Legalità stipulato tra il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese e il Presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi.
Nel corso dell’evento, sono stati illustrati i contenuti del documento pattizio, che – nel solco di quanto già avvenuto con l’adesione di Ance relativamente al settore dell’edilizia – persegue gli obiettivi di contribuire ad un sano sviluppo del mercato e rafforzare i presidi di legalità nei settori dell’industria manifatturiera e dei servizi, attraverso l’estensione delle cautele antimafia, dando così attuazione al disposto dell’art. 83 bis del c.d. “Codice Antimafia”, introdotto dal c.d. “Decreto Semplificazioni” del 2020.

Grazie all’adesione formalizzata nella data di oggi, Confindustria Lecce sarà abilitata all’accesso della banca dati nazionale unica della documentazione antimafia e per le imprese aderenti sarà possibile procedere al riscontro del profilo antimafia, sia nei riguardi delle proprie compagini aziendali, sia nei confronti dei fornitori ed esecutori di lavori che avranno preliminarmente manifestato la disponibilità a sottoporsi a questo tipo di controllo.
Ciò permetterà, dunque, alle imprese virtuose di tutelarsi, in forma proattiva, da fenomeni striscianti di condizionamento mafioso atteso il vincolo di stipulare contratti o subcontratti esclusivamente con soggetti di cui sia stata accertata l’insussistenza di motivi ostativi.
«Il Protocollo», ha dichiarato, Maria Rosa Trio, «è un’importante strumento per tutelare il mercato dell’economia legale dai rischi di inquinamento mafioso e mi auguro che possa rivelarsi funzionale al rilancio economico anche di questa provincia, favorito dalle risorse a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di Confindustria, che ha sottolineato l’importanza di accrescere, tra i consociati, la fiducia nelle Istituzioni e nelle Forze dell’Ordine, promuovendo la cultura della legalità presso le imprese.
