Coronavirus, in Puglia picco fino a dopo Pasqua: fuori dal tunnel a metà maggio

Uno studio americano elabora nuovi modelli: Italia fuori dall’emergenza il 19 maggio, Puglia ultima regione a raggiungere il giorno 0. “Fondamentale mantenere le misure di distanziamento”.

Un nuovo studio aggiorna i dati sull’andamento della curva del contagio da Covid-19. Questa volta a fornire nuovi spunti di riflessione è l’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme), della School of medicine dell’Università dello Stato di Washington, negli Usa: un ente che fornisce previsioni anche alla Casa Bianca.

Secondo i matematici statunitensi, che hanno elaborato nuove curve basandosi sugli ultimi dati aggiornati, l’Italia verrà fuori della pandemia a metà maggio, presumibilmente il 19. Questa data potrebbe segnare l’uscita dal tunnel anche per la Puglia, ultima regione a raggiungere il famigerato ‘Giorno 0’.

“Per allora – osserva l’epidemiologo triestino Lorenzo Monasta, referente italiano dello studio – il conto totale delle vittime sarà attorno alle 20.300. L’uscita dall’emergenza avverrà nella seconda metà di maggio, salvo un allentamento delle misure di distanziamento sociale o un rimbalzo dei contagiati”.

In Italia il picco delle vittime, con 969 decessi, al momento porta la data del 27 marzo scorso: poi, seppure in maniera altalenante, è iniziato il declino fino ai 598 casi di ieri. Trend che trova conferma nello studio dell’Ihme.

Cosa aspettarci da questo trend? Per il giorno di Pasqua si prevedono 257 morti; 166 vittime il 15 aprile; 90 domenica 19; 35 morti il 25; 13 morti il 30; 8 morti il 3 maggio per giungere a zero il 19 maggio.

Puglia fanalino di coda

Oltre al dato nazionale, lo studio ha analizzato i numeri anche di ogni regione. La Puglia sarà tra le ultime regioni a raggiungere il picco (o meglio, ad iniziare la fase discendente): la regione del tacco d’Italia, infatti, pare aver stabilizzato i suoi dati e, per gli americani, la discesa inizierà dal 16 aprile. Il ‘Giorno 0’ è previsto solo il 19 di maggio.

Lombardia ed Emilia Romagna sono sulla strada giusta, mentre servirà più tempo alVeneto dove il picco è stato il 31 marzo (64 vittime): quota zero è fissata per il 9 maggio. In Toscana il picco è stato anticipato rispetto ad altre regioni, il 21 marzo (25 morti), con una nuova vetta il 3 aprile (22). Anche per questo andamento a strappi lo studio è un pò ottimistico. Ieri erano previsti 4 casi e sono stati 19.

Bene la previsione per le Marche, dove il picco è stato il 25 marzo (56). Ieri erano previsti 18 casi, esattamente quanti ce ne sono stati. Nel Lazio gli zero casi sono previsti il 24 aprile. in Campania il 19. Tra le ultime regioni, oltre alla Puglia, anche la Calabria.

Quanto sono affidabili questi numeri? “I nostri modelli – spiega il professor Monasta – prevedono sempre una ’forchetta’ che è influenzata da diversi fattori, in primis le misure di distanziamento sociale che hanno dimostrato di funzionare bene e danno risultati nell’arco delle due settimane. Per questo sarebbe bene mantenerle, a mio avviso fino a metà maggio. Questo ragionevolmente eviterebbe il rischio di una ripresa dei contagi e di un rinvio di quota zero di qualche settimana”.



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