I passeggeri della nave Aquarius, bloccata in mare dopo la decisione del Ministro dell’Interno Matteo Salvini di “chiudere i porti”, saranno accompagnati a Valencia, in Spagna. «È nostro dovere contribuire a evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone», aveva dichiarato il neo-premier socialista, Pedro Sánchez quando ha ‘offerto’ una soluzione al braccio di ferro che si era creato tra l’Italia e Malta.
Alcuni dei 629 migranti a bordo saranno “trasferiti” sulle imbarcazioni della Guardia Costiera e della Marina italiana che raggiungeranno entro domenica l’unico Paese che ha accettato di farli sbarcare. Anche l’Aquarius si dirigerà verso la Spagna con circa 129 persone.
Il caso Aquarius è ben lontano dall’essere risolto, anzi sta creando non poche polemiche, sia a livello locale che europeo come dimostrano le parole del partito di Macron: «Considero vomitevole la linea del governo italiano» ha dichiarato Gabriel Attal, portavoce di ‘En Marche’, aggiungendo che «è inammissibile giocare alla politica con delle vite umane». Della serie, predicare bene e razzolare male, visto che Parigi ha bloccato i buoni propositi della Corsica che nella notte si era candidata a “porto sicuro”.
Sit-in a Lecce
Intanto, c’è chi è sceso in strada. Arci Lecce ha organizzato, ai piedi della Prefettura, un sit-in di protesta. Armati di striscioni, i presenti hanno voluto manifestare il proprio sostegno alle Organizzazioni non governative che salvano vite umane in mare.
«Chiediamo l’apertura dei nostri porti, l’accoglienza delle donne, degli uomini, delle bambine e dei bambini che scappano dalle barbarie dalla morte nei loro paesi di origine», spiegano gli organizzatori.
«Diciamo “no” alla svolta antidemocratica e antiumanitaria delle ultime ore, segnata dal rifiuto del ministro dell’Interno Matteo Salvini di far attraccare in un porto della Sicilia la nave Aquarius con a bordo 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati e 7 donne incinte. La disumanità va respinta, non le vite umane».
Presente il Comune di Trepuzzi
In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Trepuzzi, che ha sposato l’iniziativa, c’era l’Assessora alle Politiche Sociali, Lucia Caretto.
«629 vite barattate per una manciata di voti. La Lega – ha dichiarato il Sindaco, Giuseppe Taurino – potrà pure conquistare qualche comune in più soffiando ancora una volta sul fuoco della paura e della xenofobia, mentre il M5S tace, incapace di contrastare la voce imperiosa del presunto nuovo duce. La consapevolezza di un governo inadeguato che produce slogan e contratti privi di qualunque fondamento giuridico, umanitario e economico è sotto gli occhi di tutti. Ciascuno tragga le proprie conclusioni».
