Sbarco nel Sud Salento di 30 immigrati, arrestati a Bari i due scafisti

Gli investigatori sono portati a ritenere che il siriano e l’iraniano fermati a Bari siano coloro che hanno condotto, alternandosi, il veliero dalla Grecia fino alle coste Salentine con i 32 migranti a bordo

Sono stati rintracciati a Bari dalla Polizia di Stato gli scafisti ritenuti responsabili dello sbarco avvenuto il 9 febbraio scorso sulle coste del sud Salento. Si tratta di Said Memmedzade, 31enne iraniano e di Kemal Murad, 37enne siriano.

Entrambi sono sati sottoposti alla misura pre-cautelare del fermo di indiziato di delitto, dagli agenti della squadra mobile di Bari e Lecce, essendo sospettati di aver condotto 32 migranti di diverse etnie in Salento. Il mezzo poi si era incagliato sulle coste di Torre Vado nel comune di Patù.

I due scafisti sono stati fermati a seguito di una normale attività di controllo da parte degli agenti della sezione volanti del capoluogo pugliese. Memmedzade e Murad sono stati trovati sprovvisti di documenti di identificazione e così dai primi accertamenti, eseguiti sulle banche dati informatiche, è emerso che l’iraniano era stato già identificato in quanto già sbarcato sulle coste siciliane nell’ottobre del 2020, collocato presso un Centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto da dove poi si era allontanato arbitrariamente dopo qualche giorno facendo perdere le proprie tracce.

Da un approfondimento successivo, effettuato sui telefoni cellulari in loro possesso, sono stati poi rilevati dei file multimediali che rappresentavano mappe di rotte nautiche tra la Grecia e le coste della Puglia, nonché sequenze video di viaggi migratori effettuati via mare con barche a vela, ove i predetti erano immortalati alla conduzione del natante o mentre occupavano la zona di plancia.

I due stranieri, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso il Carcere di Bari.



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