Assistenza domiciliare anziani, siglato l’accordo tra Asl e Distretti territoriali

Nel Salento arriva una pioggia di soldi dal Ministero dell’Interno, che si aggiungono alle risorse di Asl e Comuni. Per curare ed assistere gli anziani la Puglia ha ricevuto 37 milioni 417mila euro. In base al Pac alla Asl di Lecce sono destinati 8.333.793 euro.

Un impegno concreto per migliorare l’assistenza domiciliare rivolta alla fetta di popolazione salentina che supera i 65 anni. Un diritto sanitario e medico di cui ogni anziano, avente bisogno, deve poter usufruire. È stato firmato nei giorni scorsi un accordo importante tra la Asl di Lecce, i sindaci dei Comuni capofila che fanno parte dei Distretti sociosanitari e gli ambiti di zona. Una convenzione prevista in base al secondo riparto del Pac (piano di azione locale) e che si pone l’obiettivo di mettere la Provincia di Lecce al passo con il resto dell’Europa per ciò che riguarda la cura e l’assistenza rivolta agli anziani over 65, direttamente nel loro domicilio.

Nel Salento arriva una pioggia di soldi dal Ministero dell’Interno, che si aggiungono alle risorse di Asl e Comuni. Per curare ed assistere gli anziani la Puglia ha ricevuto 37 milioni 417mila euro. In base al Pac alla Asl di Lecce sono destinati 8.333.793 euro. Questo per quanto riguarda l’aspetto assistenziale, che coinvolge i comuni. Sul versante sanitario, invece, agli anziani over 65 della provincia di Lecce, per il tramite della Asl, la Regione ha destinato altri 9.983.782 euro, per curare in casa 6.752 utenti. Le direttive per le Cure domiciliari integrate (Cdi) sono contenute nella delibera 390 del 21.4.2015, che individua la “regia aziendale” nella “Conferenza dei direttori di distretto”. Per ogni Distretto sono stati individuati gli utenti over 65, il bisogno di Infermieri professionali, di Terapisti, di Operatori sociosanitari (Oss) e gli specialisti.

Questo nel dettaglio l’elenco della ripartizione dei fondi Asl, compreso il numero di ore di assistenza. Per Campi 773 utenti; 20 Infermieri; 5 Terapisti; 7  Oss più specialisti, per un totale di 1.142.893 euro e 49mila ore. Per il distretto di Casarano 583 utenti; 15 Infermieri; 4 Terapisti; 6 Oss più specialisti, per un totale di 862.100 euro e 37mila ore. Per quello di Gagliano del Capo 729  utenti; 19 Infermieri; 5 Terapisti; 7 Oss più specialisti, per un totale di 1.078.721 euro e 46mila ore. Per quanto riguarda Galatina 536 utenti; 14 Infermieri; 3 Terapisti; 5 Oss più specialisti, per un totale di 792.197 euro e 34mila ore. Per il distretto di Gallipoli, composto da 627 utenti; 16 Infermieri; 4 Terapisti; 6 Oss più specialisti, per un totale di 927.227 euro e 40mila ore. Per quel che riguarda Lecce, composto da ben 1.427  utenti, 37 Infermieri; 9 Terapisti; 14 Oss più specialisti, per un totale di 2.109.792 euro e 90mila ore. Poi c’è Maglie, con 476  utenti; 12 Infermieri; 3  Terapisti; 5 Oss più specialisti, per un totale di 703.695 euro e 30mila ore. A Martano, con 435 utenti; 11 Infermieri; 3 Terapisti; 4 Oss più specialisti, per un totale di 642.670 euro e 27mila ore. Per il distretto di Nardò, da  747 utenti; 19 Infermieri; 5 Terapisti; 7 Oss più specialisti, per un totale di 1.104. 176 euro e 45mila ore. Per quanto riguarda il distretto più piccolo, quello di Poggiardo, composto da 419 utenti, 11 Infermieri; 3 Terapisti; 4 Oss più specialisti, per un totale di 620.305 euro e 27mila ore.

L’obiettivo della Asl è quello di puntare ad un target- copertura pari al 3,8% degli anziani con più di 65 anni. Oggi la Puglia copre il 2,34%, rispetto alla media nazionale che è del 4,3%. Dal quadro emerge che si spendono circa 10 milioni di euro così ripartiti: Infermieri (5 milioni 774mila); Terapisti (1 mln 443mila); medici di base (658mila); Specialisti (338mila); Operatori Oss (1 milione 770 mila). A queste risorse si aggiungono gli 8.333.793 euro del Ministero. In provincia di Lecce gli anziani ultra 65enni sono 177.672, su una popolazione residente di 807.256  al 1°gennaio 2014 (dati Istat). Gli ultra 75enni sono 88.342 e gli ultra 85enni sono 23.893 (negli ultimi 7 anni sono cresciuti del 50%). Gli anziani non autosufficienti nella Asl di Lecce sono circa 4.400, un tasso maggiore perché nel Salento l’aspettativa di vita è cresciuta vistosamente.

A snocciolare questi dati ed illustrare i dettagli dell’importante convenzione raggiunta, ci ha pensato questa mattina, attraverso una conferenza stampa che si è tenuta nella sede generale della Asl, il presidente Giovanni Gorgoni. Dalle sue parole traspare tutta la soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo: “Un accordo che ci permetterà di metterci in linea con ciò che succede a livello internazionale per quel che riguarda le cure assistenziali domiciliari. Nove accordi su dieci erano già stati trovati entro sabato sera, l’ultimo, invece, è arrivato questa mattina. La salute a casa dell’anziano e i servizi a domicilio, sono degli obiettivi prioritari della nostra attività e rappresentano il punto di partenza per avere un’azienda efficiente.