Turisti e cittadini uniti in un sostrato comune, scandito dai crocicchi illuminati del centro storico. La prima serata "non fredda" della stagione primaverile coincide con lo scorrere di una “Notte Bianca” che ha registrato il pienone di gente. Spettacoli, iniziative, giovani proposte e concerti. Insomma, non si è fatto mancare nulla ai visitatori accorsi per vivere pienamente un evento all’insegna del divertimento e dello svago. Ottima anche la scelta di far convergere tutto col ponte del 25 Aprile; ciò permette agli ospiti del salotto barocco di godersi meglio la città candidata a Capitale Europea della Cultura nel 2019, prolungando così la propria permanenza temporanea. E magari lasciare Lecce con un motivo in più per ritornarci presto.
Azzeccato, dunque, il periodo entro cui “piazzare” la manifestazione. Una movida in versione “maxi” quella di ieri, vista la folla che imperversava in ogni angolo: ragazzi intenti a sorseggiare qualcosa, incontrarsi e ridere insieme, ma anche famiglie con appresso bambini felici di poter rincasare più tardi del solito. Le classiche “vasche” – come vengono ironicamente definite dai leccesi – tra Piazza Sant’Oronzo e Piazza Mazzini, dai locali di Santa Croce e Piazzetta Santa Chiara, fino a raggiungere la “via dei Pub” che termina a Porta San Biagio, ieri avevano un sapore diverso. Grazie alla “Notte Bianca” la camminata-nuotata, che in genere si effettua il Sabato, è stata tutt’altro che noiosa. Una fermata al palco per ascoltare quel gruppo particolare, un selfie durante qualche balletto improvvisato per strada, la curiosità derivante dal non voler perdersi nessuna tappa del percorso studiato dalla macchina organizzatrice.
Insomma, un piccolo assaggio di ciò che Lecce potrebbe divenire nei giorni caldi d’estate, ovvero un bacino d’affluenza turistico importante, quanto mai fondamentale per ossigenare l’economia territoriale. La speranza è che la nostra bellissima città possa prepararsi al meglio per accogliere questa ingente mole di turisti, pronti ad “invadere” le vie del centro, proprio a mo’ di “Notte Bianca”.