Ben 320 pagine, oltre 6mila caduti: un albo d’oro per i salentini morti nella Grande Guerra

Istituito un albo d’oro per i salentini caduti e decorati della Prima Guerra Mondiale in occasione del centenario dell’ingresso nel conflitto dell’Italia. Ben 320 pagine, con foto e luogo di sacrificio, per 6780 soldati censiti in un progetto.

Ben trecentoventi pagine, corredate da centinaia di foto, con l’obiettivo di ridare un volto e un nome alle migliaia di soldati salentini caduti e decorati durante la Prima Guerra Mondiale. Segnale, questo, di umanizzazione della storia, perché che dietro al sacrificio del conflitto ci sono state persone in carne e ossa. La pubblicazione, ancora in fase di lavorazione, rappresenta il risultato del progetto “Albo d’Oro dei Caduti e Decorati della Prima Guerra Mondiale, originari dei Comuni appartenenti alla provincia di Lecce”, promosso dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Tuglie, a cui si sono associati numerosi altri Comuni salentini, in adesione alla proposta dell’Associazione “Gallipoli Nostra”.

Il volume, insieme alle altre iniziative programmate nel Salento in occasione del centenario dell’ingresso in guerra dell’Italia (1914-1918), ha avuto modo di mostrarsi stamattina a Palazzo Adorno, a Lecce, dal presidente della Provincia Antonio Gabellone; dal sindaco di Tuglie Massimo Stamerra; dall’assessore comunale alla Cultura Silvia Romano; dal direttore della Biblioteca “Fiore Gnoni” di Tuglie Antonio Rima e dallo storico e presidente dell’associazione “Gallipoli Nostra” Elio Pindinelli. Il progetto, inoltre, prevede altri momenti: una mostra tematica di reperti e foto d’epoca presso il Museo della Civiltà contadina di Tuglie, una cerimonia rievocativa e altre iniziative che coinvolgeranno scuole e associazioni del territorio salentino

«E’ un bell’esempio di collaborazione tra istituzioni, l’associazione Gallipoli Nostra e il professore Elio Pindinelli, che ci ha proposto un lavoro di straordinaria fattura, frutto di una ricerca certosina ancora in corso», ha spiegato Antonio Gabellone. «L’opera che si sta realizzando – continua – non è solo un ricordo di chi perse la vita in guerra, non è una celebrazione formale. Un’occasione per ripartire da lì, dalla conoscenza della storia, per recuperare quegli insegnamenti, quegli ideali e quegli obiettivi che oggi sembrano smarriti». «Un modo, quindi, per festeggiare i cento anni della Prima Guerra Mondiale, ricordarne gli eventi e trasferirli al tempo stesso alle nuove generazioni, coinvolgendo i giovani per far sì che passi loro il testimone di valori che possono aiutarli a costruire una coscienza cristallina».

Durante l’incontro con i giornalisti è stato proiettato un videoclip dal titolo “Aspettando l’evento…”, a cura di Paola e Silvia Sperti e Roberto Guarini dell’Associazione “Amici della Biblioteca”. Anche se lontano dai principali teatri di guerra, il Salento ha partecipato al primo conflitto mondiale contribuendo con una elevata perdita di vite umane. Sono stati 6780, infatti, i caduti sul campo, nati nella provincia di Lecce e censiti nell’Albo d’oro, redatto a cura del Ministero della Difesa e pubblicato nel 1938 dall’Istituto Poligrafico dello Stato. In tal senso, grazie all’idea avuta dallo storico e presidente dell’associazione “Gallipoli Nostra” Elio Pindinelli, si è pensato di attribuire nuovamente ad ogni singolo Comune salentino i nomi dei caduti, così come certificati per luogo di nascita dall’Albo d’Oro, che con tanto di reparto di appartenenza, data e luogo del sacrificio.

Lo stesso Gabellone ha scritto a tutti i sindaci dei Salento invitandoli a recuperare i materiali ancora disponibili sul territorio e rintracciabili tramite diverse fonti.

Questo paziente lavoro di ricerca vede capofila il Comune di Tuglie, in quanto nel suo territorio, precisamente sull’altura denominata “Montegrappa”, è situato l’unico Sacrario della provincia di Lecce dedicato alle vicende storiche della Grande Guerra, realizzato dall’allora sindaco ed ex ufficiale medico Cesare Vergine.



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