«Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». La Genesi, il primo libro del testo sacro delle tre grandi religioni monoteiste, non dà spazio ad equivoci: l’Uomo è il centro della creazione, posto da Dio stesso in una posizione di superiorità ontologica rispetto alle altre creature.
L’essere umano voluto ad immagine e somiglianza di Dio è un essere superiore a tutte le altre potenze della natura, anche agli esseri spirituali come gli angeli che, invece, non sono a immagine di Dio. Solo l’Uomo è il suo riflesso. Del resto l’evento dell’Incarnazione nella religione cristiana chiarisce perfettamente questo assunto.
Da questo punto nodale, teologicamente parlando, potrebbe derivare l’atto di ribellione degli angeli ‘malvagi’ guidati da Lucifero, gelosi del rapporto sacro che unisce Dio e l’Uomo.
Ma la dichiarazione della Genesi è più complessa. Il testo sacro non si limita a descrivere la fisionomia dell’essere umano, a immagine e somiglianza del Creatore, ma aggiunge qualcosa circa il suo ruolo. L’Uomo è stato creato per dominare tutte le altre creature del mondo e ciò viene chiarito attraverso parole precise ed inequivocabili: “Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate su ogni essere vivente.”
Il pensiero debole contemporaneo, le tesi qualunquiste, o il sentimento ateo, si troveranno inevitabilmente a collidere con il testo biblico, ma è su questo tuttavia che si fonda la verità cristiana. Per chi crede, l’unica verità.
