Bimba musulmana morta a 18 mesi: sepoltura al cimitero comunale di Galatina

Sarà sepolta al cimitero comunale di Galatina la bambina musulmana di diciotto mesi deceduta lo scorso 21 Giugno. Il neo sindaco Amante si è impegnato affinché venisse predisposta la sepoltura della piccola. Gli uffici comunali hanno formalizzato la domanda dei genitori.

Oltre alla disperazione di un’intera famiglia musulmana, intenta ad affrontare il grave lutto per la perdita della figlioletta, come se non bastasse erano sopraggiunti pure dei problemi burocratici riguardanti la sepoltura. Poi, però, la soluzione è giunta grazie all’intervento del neosindaco di Galatina, Marcello Amante. Il primo cittadino ha infatti deciso di dover fare qualcosa per non recare ulteriore sofferenza ai genitori della bambina. In che modo? Semplice, attivandosi per sollecitare l'attrezzatura in un’area del cimitero comunale – rispettando a pieno le consuetudini religiose dell’Islam – all’interno della quale la bimba di diciotto mesi deceduta a causa di una cardiopatia congenita (lo scorso 21 giugno) possa riposare in pace. Perché davanti a ragioni di natura umanitaria, a volte, non c’è burocrazia che tenga. Gli uffici comunali si sono messi in moto immediatamente e hanno formalizzato la domanda dei genitori della piccola.

Vicenda che inizia per via d’un cavillo: dentro l’unico cimitero islamico della Puglia, presente a Gioia del Colle (nel barese) non risulta possibile ospitare la salma, in quanto la residenza è in provincia di Lecce. Mentre invece, per la tumulazione all’interno dell’area dedicata ai defunti musulmani, a quanto pare servirebbe quella in Provincia di Bari. Ed i genitori della giovane creatura risiedono proprio nella cittadina del Salento devota a San Paolo. Adesso si cercherà cercherà di seguire il protocollo seguito dalla religione islamica. Il corpo, dopo aver ricevuto un'ultima purificazione, viene avvolto da un panno bianco senza cuciture, mentre invece il volto viene velato solo in parte. Ciò per consentire di vedere La Mecca.

"Non potevamo tollerare – spiega all'ANSA il neosindaco di Galatina, Marcello Amante – che la piccola rimanesse ancora in una cella frigorifera, e ci siamo attivati subito". Dopo circa una settimana all’interno della cella frigorifera dell’ospedale pediatrico del capoluogo pugliese, dunque, finalmente una soluzione.

Ad Amante sono giunti telefonicamente i ringraziamenti del consolato marocchino e di Sharif Lorenzini, presidente della Comunità Islamica d’Italia. Elogio a Galatina e all'amministrazione per la sensibilità dimostrata ad una situazione oggettivamente molto triste. 



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