Bimbi mai nati, a Lecce arriva l’anagrafe comunale

Il Movimento Regione Salento ed il Comune di Lecce sostengono la proposta di legge di iniziativa popolare che prevede la possibilità di iscrizione dei feti morti all”™interno di uno specifico albo anagrafico comunale

Ogni anno circa 180mila coppie italiane vengono sconvolte dalla morte di bimbi mai nati che lasciano nello sgomento un uomo ed una donna in procinto di diventare genitori. In Italia, purtroppo, quando succede una disgrazia di tale portata, l’evento cade nel dimenticatoio e non lascia traccia in alcun anagrafe o cimitero comunale. Per alcuni esponenti del Consiglio Comunale leccese, per Regione Salento e altre autorità civili leccesi, questa è un’ingiustizia alla quale si deve porre assolutamente rimedio.

Ecco, allora, che arriva il sostegno alla proposta di legge che chiede il riconoscimento dell’identità ai “bambini mai nati”. In particolare, è stata avanzata l’ipotesi di sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare che prevede la possibilità di iscrizione dei feti morti all’interno di uno specifico albo anagrafico comunale. Per far sì che della piccola creatura, che non ha avuto la possibilità di venire alla luce, rimanga anche una traccia visibile, si è avanzata anche la possibilità di dedicare un’area cimiteriale presso tutti i cimiteri comunali. Un posto visibile e tangibile, insomma, dove tutti i “mancati” genitori (anche quelli meno abbienti) possano andare a piangere e ricordare i propri bimbi.

La richiesta, che è partita da Lecce, è stata allargata anche a tutti i Comuni delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Il Comune di Monteroni è stato il primo a rispondere positivamente e, dopo, è arrivata anche l’adesione da parte del capoluogo salentino. Non deve essere una concessione, quindi, ma un diritto, non può più essere una decisione soggettiva di ogni primo cittadino italiano, ma una vera e propria legge imposta a tutti in Italia. Questo è il motivo per cui la Regione Salento per prima ha intrapreso una raccolta firme. Dare un nome ed una civile sepoltura ai bimbi mai nati è un primo passo per conservare un ricordo e una testimonianza che faccia sentire la sfortunata famiglia vicina al suo bambino.

Alla conferenza stampa di presentazione della proposta, che si è tenuta questa mattina a Palazzo Carafa, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio comunale di Lecce, Alfredo Pagliaro; il vicesindaco del capoluogo salentino, Carmen Tessitore; il presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro; la vicepresidente del Movimento, Ada Giovanna Alibrando.

Questo il commento di Paolo Pagliaro: “Ringraziamo il sindaco, il presidente del consiglio e l'intera amministrazione di Lecce per l'atto di sensibilità nel riconoscere i diritti ai bambini mai nati. E' un gesto di civiltà che incontra tutto il nostro impegno come Movimento Regione Salento. E' importante dare un segnale di vicinanza delle istituzioni a quelle famiglie colpite dal lutto prematuro. Nel nostro Stato, purtroppo, se ne parla ancora troppo poco e Lecce si riconferma città evoluta e recettiva ai bisogni dei cittadini e alle vicende della loro sfera personale. Il registro dei bambini che non sono venuti alla luce unitamente alla possibilità di seppellirli -consentendo a chi resta di coltivare un ricordo- e' un'iniziativa umana e cristiana per la quale ringraziamo l'amministrazione. Una sensibilità non comune -nel nostro Comune. Un altro atto che avvicina Lecce all'Europa di cui ci auguriamo possa divenire capitale della cultura nel 2019”.

Gli fa eco Alfredo Pagliaro: “Vogliamo che si possa dare più notizia possibile di questa iniziativa e che non si lasci soli genitori sfortunati. Realizzare un registro anagrafico è un modo per ricordare piccole creature che non hanno avuto la possibilità di venire al mondo”.