«È un lavoro molto importante e speriamo che possa restare visibile a lungo, prima di ritornare a Lecce, da dove provengono le pietre lavorate, dove diventerà un'installazione pubblica permanente. Il materiale di cui sono fatti questi oggetti è una arenaria antichissima che è stata estratta da un'antica cava romana. Tutto è nato da un mio disegno ad acquerello che è stato tradotto in un modello 3D. Un'operazione che non sarebbe stata possibile solo 10 anni fa: il modello digitale ha guidato una macchina a controllo numerico che ha realizzato i 6 pezzi; tutto questo via email, direttamente dal nostro studio di New York». Con queste parole l’archistar statunitense conosciuta in tutto il mondo, Steven Holl descriveva il suo progetto ‘Inversion’ durante una lectio magistralis alla statale di Milano di alcuni anni fa.
Questo, per far capire quale ‘lustro’ avrebbero potuto dare le sei sculture realizzate in pietra leccese da una tonnellata ciascuna che si riflettono nell'acqua creando un gioco di visioni doppie, alla città di Calimera se fossero state collocate a Piazza del Sole, nel comune grìco. Avrebbero potuto, perché – come è ormai noto – la nuova Giunta, guidata da Francesca De Vito, ha deciso di sospendere i lavori dell’installazione sia della prestigiosa opera d’arte di Holl che delle sculture donate dal cittadino onorario Alvaro Siza, entrambi considerati tra i migliori architetti viventi sul pianeta.
Apriti cielo, la scelta non poteva che sollevare un polverone. Il primo ad insorgere è stato l’Osservatorio Urbanistico Tekné insieme al gruppo di opposizione, ma ben presto la questione si è ‘diffusa a macchia d’olio’ tanto da spingere i senatori Pietro Liuzzi e Francesco Bruni a fare un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio e al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Oggi a scendere in campo è il Collegio dei Geometri di Lecce attraverso il suo Presidente, il geom. Eugenio Rizzo che ha preso carta e penna per scrivere un’accorata lettera al primo cittadino del comune grico «Inversion, l’installaione di Holl realizzata in pietra leccese insieme alle sculture di Siza avrebbero garantito una attrattività unica per il Salento. Mi sono permesso di fare questa mia lettera aperta proprio perché ritengo che il Salento non possa privarsi di un’occasione unica come questa per lasciare un segno importante per la nostra civiltà contemporanea e affidare questa ‘scrittura’ a Siza e Holl credo sia il sogno nel cassetto di tutti gli uomini di cultura che guardano al futuro e comprendono il ritorno che ciò potrebbe dare».
Poi l’appello alla Sindaca a rivedere la sua posizione «Correggere una propria posizione è segno di grande maturità per chi oggi è impegnato in politica, molti disastri commessi in passato con un po’ di buona volontà e umiltà si sarebbero potuti evitare».
