Caro energia, il 13 ottobre sit-in di protesta sotto la Prefettura di Lecce

P.I.N.- Partite Iva Nazionali e Cobas Lecce hanno comunicato alla Questura che giovedì 13 ottobre 2022, dalle 9.00 alle 14.00, si terrà nel capoluogo salentino un sit-in di protesta in via XXV Luglio.

Il caro energia e il caro bollette stanno drammaticamente mettendo in ginocchio le famiglie e l’intera economia salentina e nazionale. Non è più tempo di assistere passivamente all’evolversi di una situazione che sta prendendo una piega dalle consegueze gravissime, una situazione in cui per far fronte all’aumento dei costi dell’energia si rinuncia a soddisfare bisogni primari, inclusi quelli relativi alla cura della salute. Per questo il sindacato P.I.N.- Partite Iva Nazionali ed il sindacato Cobas Lecce hanno comunicato alla Questura che giovedì 13 ottobre 2022, dalle 9.00 alle 14.00, si terrà nel capoluogo salentino un sit-in di protesta in via XXV Luglio, sotto il Palazzo della Prefettura.

Cobas Lecce e il Sindacato delle Partite Iva Nazionali hanno fatto propria la preoccupazione di lavoratori e famiglie vista la difficoltà delle aziende e del mondo del lavoro derivante dai costi altissimi dell’energia elettrica.

Entrambi i sindacati sono convinti che la situazione in cui versano molte aziende è ormai insostenibile ed è al limite della soglia di vivibilità.

“Chi prima operava su tre turni di lavoro – afferma Antonio Sorrento, Presidente Nazionale di PIN – ora ha ridotto il sistema produttivo a due, gran parte dei bar e ristoranti (quelli ancora aperti…) hanno deciso di chiudere durante la settimana provando la sola apertura del weekend. Per non parlare poi dei tanti lavoratori autonomi che non riescono a guadagnare il necessario per il sostegno della propria famiglia”.

Entrambi i sindacati sono convinti che la situazione in cui versano molte aziende è ormai insostenibile ed è al limite della soglia di vivibilità.

“Il caro carburante sommato alla continua crescita del costo delle bollette energetiche – ribadisce Giuseppe Mancarella, Presidente Provinciale dei COBAS Lecce – incide su famiglie e lavoratori che vedono decurtarsi quei danari destinati al soddisfacimento dei fabbisogni primari familiari e personali, trascurando purtroppo anche quelli rientranti nella sfera della cura della salute. Assistiamo, nostro malgrado, alla chiusura di attività economiche ed alla distruzione silenziosa di tantissimi posti di lavoro”.

Pin e Cobas chiedono un immediato ed incisivo intervento del Governo su tutto il territorio che non si traduca con estemporanei bonus dei crediti di imposta o con la concessione di rateizzazioni che altro non fanno che allungare e rimandare il problema. Servono interventi strutturali, concreti, visibili, avvertiti dai cittadini con immediatezza.



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