Nel pomeriggio di ieri, presso l’Episcopio di Piazza Duomo a Lecce, è stata siglata la “Carta dei Servizi” del Progetto Policoro, il documento che sancisce la collaborazione tra l’Arcidiocesi di Lecce e le maggiori realtà presenti sul territorio per trovare soluzioni sostenibili al problema della disoccupazione giovanile.

Alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Michele Seccia, i rappresentanti di Cisl, Ccia, Confartigianato, Confcoperative, Azione Cattolica, Libera, Agesci, Coldiretti e Rotary Club Lecce hanno confermato la volontà di unire le forze e ricercare sinergie in grado di diminuire progressivamente la distanza che separa i giovani dall’occupazione, investendo nella formazione e in attività finalizzate all’acquisizione di competenze spendibili in contesti lavorativi.
Il Progetto Policoro
Obiettivo primario del Progetto Policoro, nato nel dicembre del 1995 per volontà della Chiesa italiana, è difatti quello di affrontare le problematiche legate alla disoccupazione, attivando una rete capillare volta a favorire la costituzione di una nuova cultura del lavoro incentrata sul capitale sociale offerto dai giovani.
Le parole di Antonio Nicolì (Cisl Lecce)
In linea con lo spirito solidale imperniato sul principio di sussidiarietà che anima il progetto sono le dichiarazioni del Segretario generale della Cisl di Lecce, Antonio Nicolì, che, a margine dell’incontro, si dice soddisfatto perché “con la firma della carta dei servizi del progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Lecce, la Cisl riconferma il suo impegno per la realizzazione di sinergie a favore dell’occupazione giovanile, in un regime di reciprocità e collaborazione con gli altri partner della filiera sociale.
La Cisl – aggiunge Nicolì – nel progetto concentra la sua azione sulla filiera della formazione e informazione dei giovani, che è e sarà sempre più importante rafforzare e valorizzare. Riteniamo, infatti, che un forte investimento in istruzione e più efficaci percorsi formativi rivolti ai nostri giovani siano determinanti per il rafforzamento di questo prezioso capitale sociale”.
Il segretario si dice pronto a sostenere i giovani attraverso i supporti offerti dalle strutture sindacali e dalle diverse articolazioni previste dal loro sistema e, in conclusione, afferma di sposare il programma dell’Arcidiocesi perché “Sul territorio leccese le finalità e gli obiettivi del Progetto sono in perfetta sintonia con l’esperienza dello Sportello della Bilateralità e con gli ambiti di intervento della Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi e Atipici (FELSA) che svolge azioni di tutela, informazione ed assistenza ai giovani inseriti nel mondo del lavoro”.
