Non sembra trovare una soluzione la questione delle assunzioni a tempo determinato/indeterminato presso la Asl di Lecce degli idonei e vincitori della graduatoria oss del concorso di Foggia. A dichiarare lo stato di agitazione è Cobas che ha chiesto un incontro urgente in Prefettura con la Asl di Lecce e con la Task Force della Regione Puglia.
Una parte dei dipendenti assunti con contratto da 36 mesi, fanno notare, è stata assunta negli scorsi giorni a tempo indeterminato poiché si tratterebbe di posizioni in graduatoria immediatamente prossime allo scorrimento a tempo indeterminato della graduatoria O.S.S. del Riuniti di Foggia. “I dipendenti assunti con contratto a 36 mesi – scrive Cobas – hanno effettuato il licenziamento presso il precedente datore di lavoro anche avendo in atto contratti a tempo indeterminato e che mai avrebbero fatto questa scelta per contratti di 4 mesi più 4 mesi”.
La richiesta del sindacato
“Per tutte le altre assunzioni a 4 mesi e trasformate a 4 + 4 – continua l’organizzazione sindacale – si chiede la proroga a 36 mesi come disposto dalla la Deliberazione 18 novembre 2020, n. 1756 del Presidente della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 41, comma 5 dello Statuto della Regione Puglia prevede a pagina n.3 al punto 8. “Assumere a tempo determinato per tre anni medici, infermieri, OSS, per il rafforzamento dell’organico sia nei setting ospedalieri, sia nei setting territoriali, nelle more della ridefinizione dei PTFP 2020-2022”.
La richiesta, inoltre, è supportata dalla carenza di personale oss in tutte le strutture sanitarie salentine, viste anche le riaperture di molti reparti con lunghissime liste d’attesa. “Ci sono reparti di Ospedali salentini che devono smaltire oltre mille interventi arretrati più gli interventi correnti, da questo si comprende l’alta richiesta di sanità pubblica. Inoltre, ci sta personale assunto a tempo determinato in Asl di Lecce che attualmente sta in scadenza dei primi 4 mesi e non ha ricevuto alcuna comunicazione sulla proroga a 4 + 4 mesi”.
Ad accompagnare la protesta ci saranno anche diversi sit-in a Bari, presso la Presidenza della Regione, e a Lecce, nei pressi della Direzione Generale di Lecce.
